De Rossi. L’ultimo guerriero 2006 sfida l’amico Strootman

Corriere dello Sport (A.Santoni) – E’ una storia bellissima, quella con la Nazionale, «con la ciliegiona mondiale» come dice lui, una di quelle che possono far sentire vivo anche un campione come Daniele De Rossi, che corre verso le 34 primavere, già ricche di battaglie in campo e nella vita. Per l’Italia stasera all’Amsterdam Arena sarà una specie di highlander iridato, ultimo reduce in campo del mondiale tedesco del 2006. Con Buffon in panchina, disposto a far crescere a livello internazionale il suo erede battezzato Donnarumma, con Barzagli tornato a Torino via Riccione, è DDR il solo ex berlinese. In questa occasione indosserà la fascia di capitano (sarà la sua quinta volta), come già curiosamente gli era successo a Bari nel settembre 2014, ultimo confronto tra azzurri e olandesi. E i gradi cadono a pennello dato che con questa presenza De Rossi raggiungerà Dino Zoff nella speciale classifica dei centenari azzurri: quota 112 rappresenta il quinto posto assoluto. Il gradino superiore, 116 partite, è occupato da Andrea Pirlo, l’amico carissimo del giallorosso, il compagno preferito in Nazionale, destinato a essere raggiunto prima della fine di queste qualificazioni a Russia 2018, dove Daniele, come Buffon e Barzagli, ha intenzione di dire addio all’Italia.

COME GERRARD – Il centrocampista ha appena raggiunto Paolo Rossi nella classifica dei marcatori azzurri di tutti i tempi (20 reti) e ha già nel mirino Sandro Mazzola, arrivato a 22 gol. Lui non ha fretta, ha due partite per eguagliare o superare Steven George Gerrard. Spesso accostato al formidabile centrocampista inglese del Liverpool, De Rossi può far meglio di lui in nazionale: Gerrard ha infatti messo insieme 114 partite con i leoni d’Inghilterra, segnando 21 gol. Vediamo cosa accadrà. Per altro non è un mistero che a Los Angeles hanno pensato a Daniele dopo l’addio al calcio giocato del fuoriclasse di Whiston (un po’ come a New York, dove si è stabilito Pirlo e dove ha appena smesso Lampard, altro fenomeno del ruolo…).

CONTRO STROOTMAN – Aspettando di mettere in fila tutti questi obiettivi e i vari futuri possibili, De Rossi parla da capitano: «Ho vissuto tante Nazionali. Non voglio dire che questa ricorda quella del 2006 però posso farle il miglior complimento possibile: ha molto di quella di Conte. Siamo quelli, c’è quello spirito, questo allenatore somiglia al suo predecessore per come lavora. E c’è prospettiva. Sempre quando arrivano i nuovi si fanno paragoni. Stavolta mi pare che ci siano davvero ragazzi importanti. Donnarumma è quasi una certezza, Verratti più di una certezza, Belotti e Immobile hanno la fame giusta… Il nuovo De Rossi? Gagliardini, uno destinato a diventare un pilastro della Nazionale, ha qualcosa in più ed è un bravissimo ragazzo. Insomma, auguri a lui e a noi».

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