De Rossi: «Il manichino? Non ho mai avuto paura»

Corriere dello Sport (F.Fedele) – Daniele De Rossi ha commentato, nel dopopartita, anche la macabra iniziativa dei tifosi laziali dove il centrocampista è stato coinvolto in maniera diretta. «Il mio manichino? Lì per lì non è stato bello vederlo. Non è stata una immagine che mi ha fatto piacere, ma mai mezza volta da quando sono qui mi sono sentito minacciato – ha detto – Vivo a Roma, ma non ho mai avuto paura, sono sempre stato bene, mi hanno sempre accolto tutti bene, romanisti e laziali. Avessi avuto la sensazione di pericolo, per me o per le mie bambine, avrei fatto le valigie e sarei andato via. Non è stata forse l’immagine più bella da associare al Colosseo. A Roma tutti viviamo tranquilli, facciamo tutti colazione negli stessi bar, ci conosciamo. Starà a loro la prossima volta organizzare qualcosa di più divertente…».

TOTTI – Il Capitano giallorosso ieri sera è stato lungamente omaggiato e onorato dai tifosi milanisti. «Quando si parlava di una stagione alla Kobe Bryant, dicevo che Francesco avrebbe preso solo fischi in Italia – ha detto De RossiInvece lui riesce a ricevere omaggi in tutti gli stadi, è una cosa assurda, anche quando non scende in campo. Ti fa capire la grandezza di questo Campione».

SORPASSO – Con il successo contro il Milan la Roma si è riappropriata del secondo posto. «Sapevamo quanto fosse importante, era tanto tempo che eravamo davanti al Napoli – ha ammesso – Sappiamo di meritare il secondo posto così come forse non meritiamo il primo. Questa partita era determinante per noi, a Milano non è mai facile». Questa Roma sembra aver preso l’abitudine a vincere: «A volte viene sminuito il nostro atteggiamento in campo, siamo dietro solo alla Juventus. La squadra con la più grande mentalità vincente d’Europa. Per restare nella sua scia serve fare tante belle gare, essere sempre concentrati. Il Milan è sesto in classifica e i suoi tifosi lo accolgono con delle ovazioni. Questo mi fa pensare all’atmosfera di Roma, non pienamente giusta rispetto al valore della squadra e di quello che sta facendo».

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