Il Messaggero (S. Carina) – Due predestinati. Palladino e De Rossi non sono accomunati soltanto dal corso di Coverciano seguito e superato insieme e non sono solo i due allenatori più giovani della Serie A, sono infatti due scelte dei rispettivi club effettuate in un momento di emergenza. Il tecnico del Monza fu chiamato in prima squadra dopo una trentina di partite sulla panchina della Primavera, mentre DDR fu scelto per tamponare l’emorragia affettiva dell’addio di Mourinho. Due scelte che in molti avevano pensato fossero temporanee e invece la forza delle idee, della competenza e del gioco hanno cambiato le carte in tavola.

Palladino è stato accostato anche alla Roma, mentre DDR sogna il rinnovo con il club giallorosso. Più trascorrono i giorni e più Daniele sembra a suo agio. L’obiettivo di mourinhana memoria è “diventare una famiglia”, ma senza fare sconti. “Patti chiari e amicizia lunga” è la stella polare da seguire nello spogliatoio, così come il motto “tutti per uno, uno per tutti”. Partendo dalla squadra fino ad arrivare al club: “Questa è la mia società, Souloukou e Lombardo sono a 360 gradi in tutto e per tutto a mia disposizione – dice De Rossi in conferenza stampa -. Se alzo il telefono posso chiamare anche Ryan e Dan Friedkin, sono sempre disponibili”.