Corriere della Sera Roma (M. Ferretti) – La Roma ha la mira storta. E questa non è una bella notizia, pari per bruttezza (forse) a quella relativa al rendimento di Rui Patricio, 6 gol subiti nonostante i soli 9 tiri finiti nello specchio della porta romanista. Un record, a suo modo.
Mira storta, si diceva. La squadra di José Mourinho nelle prime 3 giornate di campionato ha concluso 48 volte verso il portiere nemico ma soltanto in 12 occasioni ha inquadrato il bersaglio. Con un misero bottino di 4 gol in 270 minuti (maxi recuperi esclusi) di gioco. Poco, troppo poco e la pessima classifica, con zero nella casella delle vittorie, lo sta a confermare.
La Roma deve assolutamente correggere la mira perché non sembra un problema di numero complessivo di tiri, con i giallorossi che sostanzialmente sono in linea con il rendimento delle altre squadre (quarto posto, nella speciale classifica). Si tratta realmente di mira stramba, quindi. Sulla quale si può, anzi si deve lavorare. Così come sarà Il caso di affrontare in maniera forte l’argomento Rui Patricio, che ha la poco simpatica media di una parata all’attivo e a gol al passivo a partita. Se da una parte il basso numero di tiri terminati nello specchio della porta romanista può essere considerato un dato non negativo per la fase difensiva, da un’altra i 6 gol al passivo (su 9 tiri in porta, ripetiamo…) sono una sorta di condanna senza appello.