Dai veterani ai debuttanti. Una colonia in cerca di gloria

La Gazzetta dello Sport (N.Berardino – C.Zucchelli)Il derby è un’onda lunga di emozioni che non schiva nessuno. Da chi conosce benissimo il labirinto di sensazioni che può scorrere quando sono di fronte Roma e Lazio a chi si avvicina alla stracittadina della Capitale per la prima volta dopo aver intuito che sarà sicuramente una sfida mai vissuta in precedenza. Il derby non guarda in faccia nessuno. Può tendere un tranello a un veterano così come regalare una corsia preferenziale per la gloria a chi non lo aveva mai giocato. Così da Trigoria e Formello sgorgano storie, antiche o recenti, che si avvicinano alle 18 di sabato per inseguire un posto nella leggenda del derby.

SPINTA GIALLOROSSAAlisson ha giocato soltanto i due di coppa Italia della scorsa stagione, ma sa già perfettamente l’effetto che fa. De Rossi, alla prima da capitano assoluto, e Florenzi, che non lo gioca da un anno e mezzo, quell’effetto lì lo conoscono da quando erano ragazzini (8 presenze Alessandro; 27 Daniele in prima squadra, comprese le due in Coppa Italia), e come loro Pellegrini, che proprio da ragazzino contro la Lazio ha giocato, ma da grande mai. Lo farà sabato e per lui sarà un derby speciale, perché il primo non si scorda mai. Non ci sarà Totti, per la prima volta dopo 23 anni, ma ci saranno 55mila tifosi, e, come ha detto Dzeko, sarà un po’ una novità anche per chi il derby l’ha già giocato ma in tempi recenti, quando l’Olimpico faticava a riempirsi. È sceso in campo lui, che ha messo la firma sull’ultima vittoria in campionato della Roma contro la Lazio, lo stesso ha fatto Nainggolan, sarà invece il debutto in maglia giallorossa contro la sua ex squadra per Kolarov e magari sarà anche l’occasione per scoprire se il serbo dalla faccia impassibile si emozionerà o meno. Primo derby di Roma anche per Defrel, Gonalons, Moreno e Schick, che salvo sorprese non giocheranno (il ceco spera di andare in panchina), mentre quello che sarebbe stato un altro debuttante, Karsdorp, sarà in tribuna. Alla Lazio i giocatori che hanno segnato di più sono El Shaarawy e Defrel, con 3 reti a testa (l’italiano conRoma e Milan, il francese con Cesena e Sassuolo), ma sabato si sfideranno per una maglia, visto che gli altri due posti in attacco saranno di Perotti e Dzeko, che alla Lazio hanno già fatto gol.

SPINTA BIANCOCELESTE – Sono Radu e Lulic i due veterani della Lazio nel derby. Ventuno presenze complessive in campionato a cui si si aggiungono due gare per ciascuno in Coppa Italia. Lulic è già nella storia del derby: il 26 maggio 2013 segnò il gol che regalò la Coppa Italia. Sabato, sarà la sua prima volta contro la Roma da capitano. Al debutto, Luis Alberto, rivelazione stagionale dei biancocelesti. Nella passata stagione lo spagnolo ha saltato tutti e quattro i derby in calendario: tre volte in panchina. Prima volta nella stracittadina anche per Marusic , Nani, Leiva e Luiz Felipe. Il derby fa luce sulla serie favorevole di Strakoska: 6 vittorie in 7 incontri, partendo dai tempi della Primavera (4 precedenti). Unica sconfitta per il portiere albanese nella semifinale di ritorno di Coppa Italia della scorsa stagione che però diede il salto in finale. Contro la Roma Bastos ha ritrovato il posto in squadra. È successo nella semifinale d’andata del primo marzo per essere poi confermato nel ritorno. Il difensore angolano ha avuto spazio dall’inizio anche nella sfida di campionato del 30 aprile. E proprio in quel primo faccia a faccia di Coppa Italia Simone Inzaghi decise di puntare tutto sulla difesa a tre, che poi è diventata la base del suo modulo. Una svolta col timbro doc del derby.

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