Dai Keita, ultimi 6 mesi a Roma. Ma Garcia vuole quello vero

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La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Tra poco più di 10 giorni, il 16, compirà 36 anni. E quello appena iniziato, per Seydou Keita, sarà probabilmente l’ultimo anno della sua – ottima – carriera. La Roma non gli rinnoverà il contratto, in scadenza a giugno, difficilmente continuerà a giocare, vista l’età, i problemi muscolari e quelli al ginocchio, e una bacheca piena a cui, al massimo, spera di poter aggiungere un campionato italiano. Intanto, in attesa di quello che sarà, Rudi Garcia chiede anche a lui uno sforzo: con Gervinho, Keita, quando sta bene, è uno dei suoi fedelissimi, e soprattutto contro il Chievo, vista l’emergenza a centrocampo, dovrà dare qualcosa in più.

IN DUBBIO – Sempre se il tecnico lo farà giocare dall’inizio. L’ultima volta le cose non sono andate così bene: Bologna-Roma 2-2, in un campo ridotto a un pantano, e dopo una lesione muscolare che lo aveva tenuto fuori quasi due mesi, non certo la situazione adatta per incidere. E infatti Keita non ha inciso, tanto che da quel giorno, in campionato, non è più sceso in campo (21 novembre), mentre lo ha fatto in Champions tre giorni dopo nella disfatta di Barcellona. Appena 9 presenze complessive, quindi, per un totale di 26 in tutto il 2015, tra Serie A, Coppa Italia, Champions ed Europa League. Non tante, ma neanche pochissime, considerando la lesione muscolare di questa stagione e la Coppa d’Africa e i fastidi al ginocchio di quella precedente.

ALLENATORE IN CAMPO – Da questi dati emerge un dato: quando la salute lo assiste, Garcia lo mette in campo. E poco c’entra che i due condividano lo stesso agente, il francese si fida ad occhi chiusi di lui e delle sue che Keita conosce bene e che, ai tempi d’oro, avrebbe interpretato alla perfezione. Adesso l’usura del tempo si fa sentire anche per uno della sua classe, ma l’esperienza e la tranquillità, in una squadra che spesso sembra sull’orlo di una crisi di nervi, potrebbero dare una mano a tutti i compagni.

CONSIGLI – In questi mesi in cui il campo l’ha visto col contagocce, la sua presenza nello spogliatoio è stata fondamentale. Per informazioni chiedere a Digne, ma anche a Gervinho, che nei consigli e nelle chiacchierate con Keita ha trovato conforto e motivazioni per tornare ad alti livelli. Sarà anche per questo che, se avesse voglia di restare a Roma, la società sta pensando di offrirgli un ruolo da dirigente?

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