Da Mancini a Darboe, la mediana è giovane

Rodwell o Buchel possono attendere. Per ora Fonseca parla soltanto «di chi fa parte della rosa». Una possibilità che evidentemente non deve accenderlo più di tanto se, per oggi, preferisce confermare Mancini mediano e convocare il giovanissimo Darboe. Il classe 2001, nativo del Gambia, è arrivato in Italia da migrante minorenne e non accompagnato dai genitori. Trasferito nel reatino grazie allo Sprar, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, s’è messo in mostra nell’Asd Young Rieti. Quando la Roma lo ha notato, ha dovuto attendere un lungo iter burocratico prima di poter ultimare il tesseramento. Ottenuto lo status di rifugiato, al ragazzo è servito anche l’intervento da parte della Fifa più l’autorizzazione dell’assistente sociale in veste di tutore nominato dal Tribunale. Il club giallorosso ha dovuto poi fornire la garanzia di fargli concludere il percorso scolastico. Ed ora eccolo qui, pronto a vivere un piccolo sogno. Quello che per altri versi, ben più prosaici, sta vivendo Mancini. Partito come riserva al debutto in campionato ha impiegato poco a ritagliarsi un ruolo fondamentale. Dalla trasferta di Lecce, non è più uscito. Non è un caso che nell’emergenza, il tecnico portoghese abbia chiesto proprio a lui di sacrificarsi in una posizione così delicata. Promosso con il Mönchengladbach, questa sera Gianluca cerca la conferma con il Milan. Lo riporta Il Messaggero. 

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