Il Messaggero (P.Liguori) – E’ un dannato anticipo quello di oggi, tra due squadre ferite nell’orgoglio. Roma e Napoli si sono conquistate il diritto di giocare un vero spareggio per il secondo posto nelle migliori condizioni, con una partita preparata e un organico in piena forma. Sarebbe stato bello e invece oggi pomeriggio si gioca in piena emergenza. Il Napoli ha perso con rabbia al solito Juventus Stadium (a proposito, qualcuno spiegherà mai che le immagini dell’interno Stadium sono distribuite in esclusiva dalla Juve?) e assolutamente non può permettersi un’altra sconfitta, alla vigilia di una gara decisiva contro il Real. La Roma ha perso un derby dopo quattro anni e l’ha perso male, intrappolata in una gabbietta, dopo aver esibito a San Siro una potenza vista raramente. Non può perdere e neppure pareggiare, però ha giocato mercoledì fino a tardi e ha riposato un giorno in meno.
Le condizioni sono queste e sono svantaggiose, eppure si deve superare la prova qui e ora. Sarà uno scontro anche tra due modelli di gioco, forse i migliori visti quest’anno. La Roma è sempre in grado di fare buon calcio, ma deve trovare una continuità di risultati che vadano al di là di ogni dubbio. La gara è anche Spalletti contro Sarri: Lucio è molto più criptico nel linguaggio,ma quando la squadra riesce a far vedere i suoi schemi ne esce un gioco semplice ed efficacissimo. Poi ci siamo noi, i tifosi, che un tempo facevamo la differenza. Ora, contro la Lazio, non è stata una bella figura, la contestazione è partita contemporaneamente mamercoledì loro c’erano e noi poco. Oggi sarebbe necessario un tifo giallorosso antico.
