Incognita maggio. Gli Europei di calcio pronti a saltare, ma dopo aprile è tutto lo sport che trema

Euro2020 è sempre più lontano, nella speranza di avvicinare la fine dei campionati nazionali, di Champions ed Europa League. Sempre con l’enorme incognita dell’emergenza Coronavirus che sta ampliando il proprio raggio d’azione. Domani l’Uefa, in conference call con tutte le componenti del calcio del Vecchio Continente, deciderà salvo clamorosi colpi di scena il rinvio al 2021 degli Europei (che prenderebbero il posto della Coppa del Mondo per club voluta dalla Fifa). «Io mi adatto a tutto, perché la cosa più importante è tutelare la salute, non possiamo perdere delle vite umane, i nostri nonni. Avremmo vinto quest’anno, vinceremo il prossimo anno». Così a 90° minuto il ct azzurro Roberto Mancini, mentre a Sportmediaset il presidente Figc Gabriele Gravina ha ribadito che l’Italia «proporrà all’Uefa di soprassedere alla disputa dell’Europeo». Priorità numero uno, terminare Champions ed Europa League. Anche con formule alternative, dopo il completamento dei ritorni degli ottavi non disputati. Quindi quarti (e ottavi di Europa League di Inter e Roma) in gara secca e in campo neutro, nonché final-four rispettivamente a Istanbul e Danzica. Priorità numero due: completare i campionati nazionali. Sul come la Lega di A ne parlerà ancora oggi in assemblea “a distanza”. La speranza è di poter riprendere almeno a inizio maggio per uno sprint sino a fine giugno (per non sforare formalmente nella stagione 2020-21), riempiendo ogni spillo di tempo tra week-end e turni infrasettimanali con le ultime 12 giornate più 4 recuperi. Ovviamente, Coronavirus permettendo. Lo scrive Massimo Sarti su Leggo.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti