Ante Coric, dal 30 giugno ex calciatore della Roma, ha voluto raccontare ai microfoni de Il Romanista, la sua esperienza in giallorosso. Le parole non sono state leggere anzi, sono arrivate dure frecciate all’attuale dirigenza composta da Tiago Pinto e alla gestione di Mourinho.

HA DECISO IL CLUB

Sto bene, mi sto allenando ogni giorno duramente. Sì, la mia avventura alla Roma è finita o meglio, come direbbero i tifosi della Roma, la mia “vacanza” è finita. E negli ultimi  anni non posso dargli torto, ma è stata una decisione del club, non mia. È una lunga storia….ma non voglio parlar male di nessuno, devo solo dire grazie alla Roma nonostante le sole 3 presenze”

NUOVO MODRIC?

Nuovo Modric? Certe qualità le devi poi dimostrare in campo. E a Roma, purtroppo,  non ho mai  avuto la possibilità di farlo”.

AVREI FATTO DI TUTTO

“Giocare in quello stadio è sempre stato un sogno. Avrei dato tutto per giocare di più con la maglia della Roma, sentire l’urlo dello stadio mentre chiama il mio nome. Avrei fatto di tutto, credimi”.

RIMPIANTI? 

“Per avere dei rimpianti devi giocare. Avrei meritato sicuramente un po’ più di spazio, ma è andata così. Devo dirti che non sono stato molto fortunato. Ho avuto diversi infortuni, in alcune squadre non mi sono trovato bene, come al Venlo, ma non avevo molte opzioni, era la Roma a scegliere per me. E ogni volta che tornavo a Trigoria speravo di poter avere la mia chance. Ma non è stato così”.

MAI PARLATO CON MOU E PINTO 

“Non ci crederai ma non ho mai parlato con Mourinho. Mai. E non ho mai avuto l’occasione di parlare con Tiago Pinto. Se ci pensi è strano, un giocatore sotto contratto che non parla con l’allenatore e con il direttore sportivo. Pinto non ha mai voluto incontrarmi ed è una scelta che ho rispettato”

ULTIMO CANCELLO

“Non voglio dire nulla di negativo, ma è stato un momento difficile. Sentirmi dire che non potevo entrare all’ingresso principale ma utilizzare l’ultimo cancello… beh non ti fa sentire un calciatore, ti senti come uno che ha creato problemi al club ma io non li ho mai creati. Non so perché questo tipo di accanimento ma non dirò mai nulla di negativo nei confronti del club e dei tifosi”.

SOLDI E BUGIE

“Se il direttore sportivo dice che sono rimasto a Roma solo per i soldi, e non è vero, ma è normale che credano a lui e vengano a insultare me sui social. È una grande bugia e vale anche per Bianda, un ragazzo splendido, ma non voglio entrare nel merito. Ho cercato di rifugiarmi nella mia famiglia: ora ho una splendida figlia”.