Queste le dichiarazioni del tecnico della Roma, Rudi Garcia, impegnato nella conferenza stampa alla vigilia della delicata trasferta a Udine (Udinese-Roma, domani ore 12.30):
Come stanno Totti, Destro e Mapou?
“Sono tutti tornati oggi o già da ieri, sono al 100%. Sarà possibile per loro dare una mano alla squadra per prendere i tre punti, che saranno il nostro obiettivo. A Udine se giochiamo al massimo delle nostre possibilità abbiamo la chance di vincere“.
Quanto incidono le assenze degli africani?
“Lo sappiamo dall’inizio dell’anno che mancheranno Keita e Gervinho, non è un problema per me, altri avranno modo di dimostrare la loro bravura, la Roma manterrà un livello di gioco alto“.
La partita dello Juve Stadium non può diventare un alibi per la squadra?
“Io cerco di essere obiettivo, dico sempre la stessa cosa su questo punto, non dobbiamo essere fossilizzati su una partita unica, dobbiamo guardare al futuro. Domani dobbiamo prendere i tre punti e a quel punto guarderemo i risultati degli altri“.
Come cambierà il gioco della Roma senza Gervinho?
“Più che sulla tattica, gli altri giocatori offensivi devono prendere più responsabilità, la strada giusta da seguire è quella di Ljajic, ha dimostrato di poter essere importante per la squadra, con gol assist. Anche gli altri devono fare la stessa cosa, sfruttare l’assenza di Gervinho per essere decisivi“.
“Il profilo di Manuel è quello che si avvicina di più a Gervinho. Ho questa soluzione con Iturbe ma ne ho altre, la cosa più importante è questa, ovvero che ho ancora delle scelte da fare in attacco. Nelle ultime due gare abbiamo segnato troppo poco e siamo stati poco efficaci, dobbiamo migliorare in questa cosa“.
“La prossima gara è sempre la più importante, non mi importa dei diffidati, devono sempre giocare al massimo. Ho trovato un gruppo con molto entusiasmo, voglia e grinta, questa settimana di pausa ha fatto molto bene sul piano mentale e l’intensità negli allenamenti lo dimostra“.
“Ogni squadra può migliorare su tanti punti, la cosa che non deve cambiare è la filosofia di gioco, l’identità di gioco. Non dobbiamo cambiare l’atteggiamento della squadra in campo, dare tutto per questa maglia e per questa Roma, deve essere un marchio di fabbrica“.
“Io firmo per fare un 2015 come il 2014, vuol dire lottare per lo scudetto e per dei titoli, la differenza con l’anno scorso è che dobbiamo vincere qualcosa, dobbiamo giocare tre competizione per vincerle tutte“.
“No, la stagione sarà ancora lunga per tutte le squadre. Ogni partita può essere importante per dare una spinta in avanti, ma solo questo. Poi se possiamo avvicinarci al primo posto è molto meglio, non cambia nulla, ogni punto conta e i conti si fanno solo alla fine, dobbiamo fare di tutto per prendere tanti punti e per finire davanti alle altre 19 squadre del campionato“.
“Kevin ovviamente, sapevamo che non questo lungo infortunio avrebbe avuto bisogno di tempo per tornare al 100%, può fare come Destro lo scorso anno. Manuel no, ha preso tempo per ambientarsi al gioco e al club, io ho totale fiducia in lui, dà sempre tutto in campo e in allenamento, Manuel avrà successo con noi“.
“Ho la fortuna di avere un giocatore che può giocare dappertutto fino al 2019, Florenzi è importantissimo per noi, ci aiuterà tanto, è un simbolo della Roma, lui è il futuro della nostra squadra, un giorno proverò a giocare solo con lui, uno contro undici“.
“Anche se non abbiamo segnato tanti gol abbiamo avuto tante occasioni, soprattutto a Genova, e siamo il secondo attacco. Preferisco dodici giocatori che possono segnare come successo l’anno scorso, piuttosto che un giocatore che mette 20-25 gol col rischio di perderlo. Mi sono già espresso, non ho chiesto nessun cambio e così blocco anche le domande sul mercato. Destro è un bomber, non è meno o più importante degli altri. Avrà la sua possibilità di mostrarlo e aiutare la squadra. Se fa la seconda parte della stagione come l’anno scorso mi va benissimo“.
“Più che sul piano tattico, gli altri attaccanti e giocatori offensivi devono prendersi più responsabilità. La strada giusta da seguire è quella di Ljajic, lui non ha atteso che Gervinho andasse via per rendersi importante. Mi aspetto da tutti gli altri giocatori offensivi la stessa cosa, prendere lo spazio vuoto che uno lascia“.