Daniele De Rossi, tecnico della Roma, è intervenuto in conferenza stampa presso il centro sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria in vista del match di domani sera contro la Salernitana in programma alle ore 20:45. Queste le sue parole:

Su Sinner in finale…

Lo sport italiano è sempre nell’elite mondiale. Fa il giro del mondo il fatto che ci sia un ragazzo italiano, pulito, ci fa sentire doppiamente orgogliosi per lo sportivo che possiamo tifare. Con mia moglie in vacanza mettevamo la sveglia per vedere le sue partite al torneo. È un orgoglio, non posso guardarla perché ho altre cose da fare oggi.

Ha recuperato qualcuno rispetto al match con il Verona? C’è una data sul ritorno di Smalling? Hai deciso le gerarchie in porta?

Le gerarchie le ho in mente da quando sono arrivato. Non cambia l’idea che ho su Rui Patricio per una partita. Certo, non sono eterne, Mile lo conoscevo meno, mi ha impressionato. Ma non cambia la mia idea su Rui. Ci ha salvato tante partite, e lui è molto concentrato. Smalling si sta allenando, sta facendo il suo percorso come Kumbulla e Sanches, li monitoriamo, mi sembra siano abbastanza sciolti nei movimenti. Forse già da settimana prossima ricominceranno a fare qualcosa con noi. Per dare una data di rientro è presto, va valutato giorno dopo giorno.

Che caratteristiche ha la Salernitana? Aumentato le difficoltà con una squadra che lotta per la salvezza?

A questo punto della stagione i punti pesano, i loro tifosi e curva sono emozionanti, sono curioso di andare Salerno. Sarà un peccato non avere la spinta dei nostri tifosi, giocheremo anche per loro. Loro hanno tanti giocatori di qualità in fase offensiva, dobbiamo stare attenti ai giovani e quelli con più esperienza come Fazio e Candreva. Non pensavo di vederli cosi in basso a bocce ferme, hanno pareggiato col Milan, hanno battuto la Lazio. Ma noi sappiamo di essere forti.

Partita importante per dare una sterzata ai risultati in trasferta. Mourinho disse che aveva riscontrato un problema mentale. Come si supera questa paura? Questo problema emotivo in trasferta? Che squadra chiede?

Dovresti chiedere a lui cosa ha riscontrato. Io valuto quello che vedo, e vedo giocatori con personalità. In passato sono giocatori che hanno vinto anche in trasferta, Cristante e Spinazzola hanno vinto un Europeo giocando una finale fuori casa con l’Inghilterra. Squadra di banditi mi piace come slogan, bisogna avere quella spigolosità agonistica e portare a casa il risultato anche in situazioni ostiche.

Come cambia la Roma con Cristante o se c’è Paredes?

Per me possono giocare insieme, Cristante è un pilastro della squadra, dello spogliatoio, nella nazionale. Le mie parole al tempo le penso. Sono contento che rientri, l’avrei voluto anche col Verona. Cambiano al une geometrie, magari Cristante ha più inserimento e Paredes più qualità. Cambia qualcosa, qualche dinamica, ma la nostra idea di gioco non cambia. Possono giocare benissimo insieme.

Come stanno Dybala Huijsen e Mancini? Aouar?

Dybala l’ho visto bene, meglio della prima settimana. Mancini sta bene, mi è piaciuta la sua condizione fisica e la sua partecipazione. Huijsen vedremo se parte con noi dopo. Aouar torna da una Coppa d’Africa, non è stato in vacanza, ha dormito poco, mi ha raccontato gli spostamenti, il primo giorno era un po’ sbattuto. Ma è prontissimo per giocare.

Si vede già chiaramente la tua impronta. È merito anche dei ragazzi? 

Il merito è loro. Nessuno può permettersi di toccare i miei ragazzi, come la Spal, certo con loro ci ho messo di più a entrare con determinati concetti. Qui è diverso, quasi sono loro che li insegnano a me. Hanno delle qualità incredibili, alla Spal magari ci sono voluti 20 giorni per certe cose, a loro invece dici una cosa e sono recettivi, tanto pronti. Il merito è loro, e sono stati allenati per tre anni da un grande allenatore. Sembra che non facciano fatica a prendere le mie idee, ma ci vuole tempo per far vedere un’impronta. Il tempo aiuta, soprattutto il tempo senza partite decisive ogni 4/5 giorni.