Corrieredellosport.it (Giorgio Marota) – INVIATO A GEDDA – Le voci si rincorrono nella sede della Federcalcio araba a Riyad e negli uffici dove lavorano i dirigenti dei club più importanti del paese, quelli controllati direttamente dalla famiglia reale e in particolare dal Pif, il public investment fund: gli arabi vogliono giocare la Champions League europea. Hanno già due competizioni internazionali di assoluto prestigio come l’Arab Cup che si disputa in estate (vinta pochi giorni fa dall’Al-Nassr di Ronaldo) e la tradizionale Champions League d’Asia, ma gli sceicchi avrebbero messo anche nel mirino la massima competizione del vecchio continente.

Nei prossimi mesi potrebbero formulare all’Uefa una richiesta ben precisa: avere una “wild card” per accedere alla nuova formula del torneo nella stagione 2024-25 (non più 8 gironi, ma gruppo unico con 36 formazioni come un vero campionato, con 8 gare a testa per ciascuna squadra prima della fase a eliminazione diretta), dedicata alla squadra vincitrice della Saudi Pro League. Questo permetterebbe loro  di acquisire ancora più prestigio internazionale, di confrontarsi con i migliori club del vecchio continente e di far crescere esperienza e competenze la Champions nel mirino dunque, un altro obiettivo che il calcio arabo si pone per diventare  punto di riferimento assoluto su scala globale.