C’erano Salah, Pjanic e Dzeko quando lo Spezia umiliò Garcia

Il Messaggero (A.Angeloni) – Stadio Olimpico, lo Spezia gela la Roma e la sbatte fuori dagli ottavi di Coppa Italia. Per tanti, uno dei momenti più bassi della storia giallorossa, accaduto cinque anni fa. Pallotta presidente, Sabatini ds e Garcia allenatore. Era il 16 dicembre 2015. Stavolta lo Spezia è una dignitosa squadra di Serie A, all’epoca all’undicesimo posto in Serie B, con Mimmo Di Carlo in panchina, mentre oggi c’è il rampante Vincenzo Italiano. Era una squadra vuota, che aveva rigettato da tempo il suo allenatore. Garcia qualche settimana dopo venne esonerato e arrivò Spalletti.

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Erano quindici anni che la Roma non subiva un’eliminazione così “anticipata”, l’ultima nel 2000-2001, per mano dell’Atalanta. Di quel gruppo è rimasto solo Dzeko, con De Sanctis che invece oggi è tra i dirigenti. Lo Spezia oggi ripropone Terzi, che nel dicembre del 2015 calciò uno dei rigori finali, mentre Edin lo sbaglia. In rosa c’è anche Acampora, che cinque anni fa realizzava il rigore decisivo. Oltre a Dzeko in campo c’era gente come Maicon, Rudiger, Emerson Palmeri, Digne, Pjanic e Salah, con Manolas, De Rossi e Nainggolan in panchina. La Roma ha bisogno di ripristinare la tradizione in Coppa Italia, dove tante volte ha giocato un ruolo da protagonista. C’è lo Spezia domani e lo Spezia anche sabato in campionato, e quel pomeriggio di cinque anni fa deve essere completamente rimosso.

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