C’è un mondo che si veste di giallorosso

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Il Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – La Roma è sempre più una multinazionale. La squadra giallorossa parla sempre più straniero, con diciassette Paesi rappresentati nella rosa. Gli italiani sono ancora i più numerosi, ma per poco: sono in cinque, contro i quattro brasiliani, aumentati nei giorni scorsi con l’arrivo di Juan Jesus. L’aspetto curioso è che in ritiro a Pinzolo ci sono solo due italiani: Totti e Ricci, quasi diciotto anni di differenza tra i due, con il giovane di Talenti che è nato qualche mese dopo l’esordio di Totti in serie A. A loro si aggiungeranno altri due romani, De Rossi e Florenzi, ed El Shaarawy, ancora in vacanza dopo l’Europeo.

IN AUMENTO – La tendenza della Roma statunitense e delle strategie di Sabatini è sempre stata quella di puntare sul mercato straniero. Con Mario Rui è salito a 26 il numero di nazionalità dei calciatori che hanno vestito la maglia giallorossa dal 2011, l’anno dell’arrivo degli americani, ad oggi. In questi cinque anni sono stati acquistati ben 62 giocatori e il Paese che vanta il maggior numero di elementi nella rosa della Roma è il Brasile con ben 11 calciatori: il primo fu Marquinho, arrivato nel gennaio 2012, seguito poi da Castan, Dodò, Marquinhos, Maicon, Bastos, Toloi, Palmieri, Gerson, Alisson e infine Juan Jesus. Dietro al Brasile c’è l’Italia con 7 calciatori (l’oriundo Osvaldo, Borini, Balzaretti, Destro, De Sanctis, Astori, El Shaarawy), mentre al terzo posto troviamo gli argentini con 6 elementi (Heinze, Gago, Lamela, Paredes, Spolli e Perotti, arrivato a gennaio). Buona la presenza di greci, con Tachtsidis, Torosidis, Manolas e Holebas. Anche se ne potrebbe restare uno solo, Manolas, con Torosidis in partenza. Tre per Nazione invece i rappresentanti di Bosnia (Pjanic, Dzeko, Zuka novic), Spagna (Bojan, José Ángel, Iago Falque), Olanda (Stekelenburg, Strootman, Emanuelson), Francia (Yanga-Mbiwa, Digne, Vainqueur) e Paraguay (Piris, Iturbe e Sanabria). Due giocatori per Costa D’Avorio e Polonia, da una parte con Gervinho e Doumbia, dall’altra con Skorupski e Szczesny; in coppia anche gli uruguaiani (Nico Lopez e Goicoechea, dimenticati in fretta e senza troppi rimpianti).

TUTTO IL MONDO – Nella Roma c’è spazio per quasi tutti i continenti: dal Sudamerica con brasiliani, argentini e paraguaiani e con Victor Ibarbo (Colombia), all’Africa con Benatia, Keita e Salah a rappresentare Marocco, Mali ed Egitto, oltre ai due ivoriani. Dal Nord America con Michael Bradley, acquistato dal Chievo e ceduto poco dopo in Canada. Molte anche le Nazioni europee rappresentate: Germania, Danimarca, Turchia, Belgio, Inghilterra, Serbia e Croazia, oltre a quelle presenti con più giocatori. Nessuna delle altre squadre in Serie A negli ultimi cinque anni ha avuto tanti stranieri di cosi tante nazionalità. La Roma parla straniero, con il presidente americano. Ma da gennaio almeno l’allenatore, con il ritorno di Spalletti, è italiano.

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