Attico sequestrato a Bruno Peres: è nel tesoro della banda del Mise

Leggo (E. Orlando) – Quando, all’alba di ieri, i detective nucleo investigativo e della compagnia di Subiaco hanno bussato alla porta del lussuoso attico dove vive il giocatore della Roma Bruno Peres, il centrocampista giallorosso non ha creduto che fossero carabinieri. Quel bussare fragoroso e quella citofonata, tipici di un’irruzione, lo avevano insospettito tanto da spingerlo a chiamare il 112. L’operatore della centrale operativa che ha risposto ha poi inviato in via Copenaghen altre gazzelle con i colori dell’Arma per convincere Bruno Peres ad aprire la porta. Motivo, il sequestro penale dell’abitazione dove il brasiliano abita dopo averla avuta in comodato d’uso dal faccendiere Fabio Pignatelli, arrestato nell’inchiesta Miserere insieme ad altre 28 persone per i reati di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio ed al trasferimento fraudolento di valori, di traffico d’influenze in concorso con l’aggravante della qualifica di pubblico ufficiale, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche in concorso, emissione di fatture per operazioni inesistenti, malversazione a danno dello Stato in concorso, truffa aggravata, millantato credito aggravato in concorso. Il giocatore della Roma, ovviamente è estraneo a tutta la vicenda giudiziaria ed è parte lesa, essendosi fidato di chi gli aveva affittato la casa.

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