Corriere dello Sport Roma (R. Maida) – Un post localizzato a Trigoria del procuratore, Diego Tavano, ha lasciato immaginare un accordo imminente per il rinnovo del contratto fino al 2028. In realtà la trattativa tra Edoardo Bove e la Roma, in corso da un mese in un clima cordiale e costruttivo, non è ancora arrivata a destinazione. Il mese decisivo dovrebbe essere il prossimo, nella pausa di novembre, quando l’intesa dovrebbe essere raggiunta.

Si parla già di cifre, 800.000 euro più i bonus, ma niente è stato definito. Oggi Bove è il calciatore meno pagato della rosa, ha uno stipendio da apprendista rispetto alla media della squadra (250.000 netti, scadenza 2025) e reclama legittimamente un robusto adeguamento.

Anche perché Tiago Pinto, dopo essersi confrontato con Mourinho, gli ha dimostrato grande fiducia bloccando sul nascere ogni offerta ricevuta durante l’estate.
Dal Sassuolo e non solo. E’ evidente che il contratto andrà rivisto quasi in toto, per la gioia di Edoardo che chiede solo di rimanere a Roma.

Il dolore alla caviglia, dovuto a un duro contrasto nella partita di Cagliari, non gli impedirà di essere convocato per Roma-Monza. La risonanza ha escluso però lesioni, ora è tutto a posto. Bove spera di essere scelto come titolare ma è pronto comunque ad assecondare le esigenze della squadra conoscendo ormai le regole non scritte del gruppo: se non giochi in campionato, magari avrai la tua occasione quattro giorni dopo in Europa League.

Inoltre Bove continua a ricevere riconoscimenti: lunedì ritirerà nel salone d’onore del Coni il premio Cultura Sportiva Beppe Viola, in memoria del giornalista scomparso. Un’altra testimonianza di stima che gli ha fatto piacere.