Borriello, il Re Mida pagato dalla Roma 1,4 milioni per ogni gol

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PANORAMA (G.Capuano) – Questa volta il ritorno a Genova è rimasto solo una speranza. A meno che il mercato non crei nuove strade per superare il blocco che l’arrivo di Niang a Marassi sembra aver imposto a Marco Borriello. L’attaccante da copertina ci è rimasto male e lo ha confessato senza troppi giri di parole: “Mi alleno da sette mesi, concentrato, con voglia e passione… sperando di avere una chance in campo. Si parla di trattative saltate, la verità è una sola. Nessuno mi ha contatto, non ho mai ricevuto offerte e non ho rifiutato nessuno. Avanti!“. Che intorno a lui non si sia trattato è una mezza bugia da calciomercato. Che da sette mesi si stia allenando senza vedere il campo è, invece, l’assoluta verità. Garcia non lo ha mai fatto entrare e lo ha spesso spedito in tribuna regalandogli al massimo l’ebbrezza di qualche panchina. Niente adrenalina dell’impegno ufficiale, però, anche perchè a Boriello basterebbe mettere piede in campo anche un solo istante per veder scattare il bonus da 300.000 euro che il suo abile procuratore concordò con la Roma nell’estate del 2010 al momento di prelevarlo dal Milan.

Una storia simbolo, quella di Borriello. Un paradosso per il calcio italiano, alle prese con contratti che a volte si trasformano in prigioni dorate. Borriello è Re Mida della serie A, nel senso che fino al 30 giugno 2015 girerà scortato dal suo contratto da top player che è stato, allo stesso tempo, croce e delizia. Lo ha reso certamente ricco, ma gli ha anche precluso più di una possibilità di carriera. Borriello ha ballato veramente una sola stagione da quell’agosto 2010: la prima. Poi, quando la Roma han deciso di percorrere altre strade, è diventato un girovago del calcio, specialista dei prestiti e degli incentivi: lui e il suo ricco contratto sempre in valigia. Anche se non era andata male all’inizio: 47 presenze e 17 gol nella stagione del debutto in giallorosso. Poi la graduale retrocessione a riserva, lui che è famoso anche per il questo celebre sfogo: “Vado in panchina io che ho fatto 25.000 gol. Ma come si fa…“.

Prima la Juventus, con tanto di incentivo (275.000 euro lordi) per convincerlo a traslocare a Torino, vincere uno scudetto ed essere rispedito a Roma. Poi il ritorno al Genoa nelle ultime battute del mercato 2012, giusto in tempo dopo aver fatto tribuna nel debutto della Roma col Catania. Altro giro, altro rientro nella Capitale con un’oretta in campo a Livorno (25 agosto 2013) valsa i soliti 300.000 euro e altri quattro mesi di permanenza quasi inutilizzato alla Roma. Quindi il West Ham in Premier League (2 sole presenze) e lo zero di questa stagione: zero minuti in campo, 10 panchine, 4 tribune e 11 partite saltate per infortunio.

Considerato che la Roma lo pagò 10 milioni al Milan, cifra da versare in tre rate, e che nel suo peregrinare ha consentito a Sabatini di incassare qualche assegno da Juventus (500.000 euro) Genoa (250.000) e West Ham (700.000), non un ottimo affare. Mettendo insieme, poi, tutti gli stipendi che la Roma gli ha versato nei periodi a Trigoria il conto diventa salatissimo. Quanto? Districarsi tra bonus e voci varie non è semplice. Indicativamente intorno ai 15 milioni (una trentina lordi). Borriello ha guadagnato 300.000 euro per ogni prima presenza ufficiale in stagione, altrettanti in caso di salvezza della Roma (avete letto bene, salvezza). Poi i bonus per il primo gol e quelli classici per la qualificazione in Europa o in Champions League.

Messo tutto insieme ne esce un conto da quasi 25 milioni di euro in cinque bilanci. Significa che ciascuna delle 66 volte che ha messo piede in campo è costato quasi 400mila euro, 6.500 per ognuno dei quasi 4mila minuti di partita e, soprattutto, la non banale cifra di 1,4 milioni di euro per gol. Ne ha segnati 18, l’ultimo il 31 ottobre 2013 contro il Chievo in un giorno speciale per la Roma, quello del record delle dieci vittorie consecutive in campionato. Poi più nulla. A proposito: da quel celebre sfogo contro Ranieri ha visto la porta solo in 3 occasioni. Adesso non vede l’ora di tornare in campo e al massimo dovrà attendere il 1l prossimo mese di luglio, quando finalmente il contratto che lo imprigiona sarà scaduto.

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