Gazzetta dello Sport – Da Bojan a Lamela ci credono tutti. E Borini è tornato

Con la premessa che Osvaldo è intoccabile per rendimento e Totti lo è per status, ieri pomeriggio l’ineffabile Luis Enrique ha schierato nello stesso tridente Lamela, Bojan e Borini. E quest’ultimo, particolarmente ispirato, ha realizzato una tripletta, magari stimolato pure dalla presenza a Trigoria di Cesare Prandelli.

ABBONDANZA Il dato di per sè non indica nulla: era un normalissimo allenamento e Luis Enrique è solito rivoltare la squadra come un calzino durante la settimana. Però, riavere a disposizione tutti gli attaccanti alla vigilia del tour de force che dovrà dare un senso alla stagione romanista, non è poca cosa. Juventus, Fiorentina, Napoli e Chievo: quattro appuntamenti in dieci giorni, ognuno con un coefficiente di difficoltà diverso, tutte tappe fondamentali nella corsa che dovrebbe riportare la Roma in Europa. Osvaldo e soprattutto Totti non potranno giocare tutte le partite, sarebbe spremerli come limoni in un momento della stagione in cui invece le forze vanno dosate. E allora, da domenica al 1° maggio, nel momento della verità per la Roma, ci sarà spazio per tutti gli attaccanti.

TRE STORIE Sarà un periodo cruciale per ognuno di loro. Fabio Borini ha il vantaggio di poterlo affrontare dopo un periodo di stop: nelle sei partite che restano ha buone chance di duellare con Osvaldo per il titolo di capocannoniere romanista al momento siamo 10 a 11 e di convincere Prandelli a portare pure lui all’Europeo, come l’italoargentino, impresa facilitata dal nuovo infortunio di Rossi. Lamela ha un conto in sospeso con la Juventus e qualcosa da farsi perdonare dai tifosi romanisti: a Torino, in Coppa Italia, forse la serata più brutta della stagione romanista, la squadra ne beccò tre e l’argentino si fece espellere per un fallo di reazione su Chiellini. In generale, la stagione di Lamela è stata poco più che anonima: gli è mancato l’acuto contro una grande squadra. Quale occasione migliore della sfida di domenica per lasciare un segno degno del suo talento? Bojan, infine: pure la sua stagione non passerà alla storia, — qualche acuto, molte panchine — ma da un paio di partite ha finalmente cambiato marcia e se ci crede può regalare un grande finale di stagione.

MARQUINHO CI CREDE Già, crederci è la parola giusta, lo dice anche Marquinho: «Niente paura allo Juventus Stadium, è una partita come le altre, andremo per vincere». La Roma vuole battere per prima la Juventus, infilare un filotto di vittorie, volare in Champions. Senza i gol degli attaccanti sarà dura, però: alla Juventus, in questa stagione, ha segnato soltanto De Rossi. Insomma, cari attaccanti, c’è posto per voi, ma svegliatevi in tempo.

Gazzetta dello Sport – Alessandro Catapano/Francesco Oddi

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