Secondo un’inchiesta di Reuters riportata dal sito MilanoFinanza.it, almeno 2,35 miliardi di dollari in fondi illeciti sarebbero stati riciclati tramite Binance tra il 2017 e il 2021. L’accusa sostiene che Lazarus, un gruppo di hacker della Corea del Nord, il quale si sospetta aiuti a finanziare il programma di armi nucleari di Pyongyang, avrebbe utilizzato Binance per riciclare circa 5,4 milioni di dollari in criptovalute rubati nel settembre 2020 dalla borsa cripto slovacca Eterbase. Inoltre, un sito in lingua russa chiamato Hydra, avrebbero utilizzato Binance per effettuare e ricevere pagamenti per un valore di 780 milioni di dollari. La borsa di criptovalute ha smentito le accuse e ha sottolineato di adottare alcune delle più rigorose politiche di antiriciclaggio di tutto il settore. Replicando e definendo l’inchiesta:
” Un’ editoriale tristemente male informato che utilizza informazioni obsolete del 2019 e dichiarazioni personali non verificate come stampella per sostenere una falsa narrativa”.
In Italia la borsa di criptovalute è oggetto di una class action avviata da Lexia avvocati in collaborazione con Swiss Blockchain Consortium: dopo la sospensione dell’operatività della piattaforma il 19 maggio 2021, gli utenti hanno contestato a Binance l’impossibilità di accedere ai loro contratti futures. Gli investitori hanno così cominciato a chiedere il risarcimento. La prima udienza è in programma a settembre al Tribunale di Milano.