Benatia. La Roma lo chiama, lui “detta” le regole

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Il Corriere Dello Sport (R.Maida) – La Roma da Benatia. Stavolta non è un messaggio autopromozionale, è una chiamata partita dalle celle telefoniche di Trigoria. «Come sei messo? Sei ancora disponibile a tornare?». Risposta: sì. E’ il primo passaggio di una trattativa ancora complessa eppure realizzabile in tempi relativamente brevi.

LE POSIZIONI – Il nodo da sciogliere è economico ma non solo. Benatia per lasciare il Bayern Monaco ha già fatto sapere di essere disposto a rinunciare a circa il 30 per cento del suo ricco stipendio, che da un paio d’anni a questa parte si aggira sui 4 milioni netti. Significa che la Roma dovrebbe garantirgliene meno di 3, moltiplicati per un contratto quadriennale. Fin qui tutto bene, si può discutere. Il punto che può frenare una volontà comune, che è quella di riabbracciarsi dopo il burrascoso addio del 2014, è la formula del trasferimento: Sabatini vuole Benatia in prestito con diritto di riscatto, con l’idea consueta di rimandare ogni impegno al bilancio futuro, mentre sia Benatia che il Bayern spingono per un’operazione definitiva. Magari rateizzata, con l’escamotage dell’obbligo di riscatto che aiuti la Roma a centellinare le risorse. Ma senza ritorno. Benatia non vuole più rimanere a Monaco e il Bayern si è pentito di aver investito quasi 30 milioni sul centrale marocchino.

INIZIO – E così siamo solo all’inizio di una negoziazione. Spalletti, naturalmente, sarebbe ben lieto di aggiungere alla rosa un difensore di qualità ed esperienza, avendo indicato proprio in quel settore la necessità di due acquisti (un centrale e un esterno destro). Ma Sabatini, che si rivolge direttamente al giocatore e non al procuratore “menestrelloSissoko, ancora non affonderà il colpo. Anche a Benatia ha fatto sapere, con grande chiarezza, che le opzioni disponibili nel ruolo sono parecchie e che quindi la scelta finale potrebbe non comprenderlo.

CONDIZIONI – E’ una questione di convenienza aziendale. La stessa Juventus, che si era informata manifestando un interesse concreto, è disposta a prendere Benatia solo in prestito. Per un difensore di 29 anni non spenderà mai 20 milioni, la cifra fissata dal Bayern. E così la Roma, che peraltro fino al 30 giugno dovrà preoccuparsi soprattutto di far quadrare i conti. Se nelle prossime settimane non cambiano le condizioni dell’affare, il matrimonio-bis non si realizzerà.

IDEE – Ma quali sono le alternative che possono intrigare la Roma? L’ideale sarebbe un difensore centrale mancino che colmi il vuoto lasciato da Castan, ceduto in prestito alla Sampdoria. Nainggolan ha suggerito pubblicamente il nome del compagno belga Thomas Vermaelen, che in effetti è stato sondato già l’estate scorsa avendo le caratteristiche richieste: Luis Enrique lo lascia andare, anche in prestito, avendo rinforzato la difesa con il giovane Umtiti del Lione, ma Sabatini deve valutarne l’affidabilità. Eh sì perché Vermaelen, causa infortuni, ha accumulato solo 21 presenze nelle ultime due stagioni. Con il Belgio all’Europeo sta giocando sempre, quindi appare completamente guarito. Chissà. Non vanno comunque trascurati i giocatori già sondati nelle scorse settimane, a cominciare dal nazionale croato Corluka che Spalletti ha conosciuto da avversario ai tempi dello Zenit: gioca nella Lokomotiv Mosca, qualche contatto tra le società c’è stato. In ultima analisi poi la Roma ha bloccato lo spagnolo Nacho, definito «interessante» dall’allenatore. E’ una possibilità a costi contenuti, visto che il Real Madrid lo concede in leasing gratuito per almeno un anno. Di questi tempi, non è mica poco

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