Barzagli: “La Roma si giocherà lo scudetto fino alla fine. Con un po’ di fortuna l’abbiamo portata a casa. Potevamo segnare il due a zero”

Andrea Barzagli, difensore della Juventus, è stato intervistato durante il post partita di Juventus-Roma 1-0. Queste le sue parole:

BARZAGLI A MEDIASET

Vittoria molto importante…
Sì, contro una squadra che si giocherà fino alla fine il campionato. Abbiamo fatto buoni 70 minuti, alla fine abbiamo rischiato il pareggio, poi con un po’ di fortuna siamo riusciti a vincere.

Vi hanno messo paura negli ultimi minuti…
E’ una squadra fisica e tecnica, eravamo anche un po’ stanchi, ma abbiamo retto anche con un pizzico di fortuna.

La Juventus aveva più cattiveria agonistica?
Sì, nel primo tempo e ad inizio secondo tempo, potevamo fare il due a zero. Abbiamo i mezzi per non soffrire così tanto, sono stati errori nostri. Di solito non li commettiamo, ma è stata una partita positiva, potevamo fare il due a zero prima degli ultimi 20 minuti.

Percepite l’umore dell’allenatore durante la partita?
In panchina ti diverti di più a guardarlo perché noti tutta la tensione che ha.

Buffon?
E’ un punto di riferimento, ma sapevamo che con l’arrivo di Szczesny avevamo garanzie, dà sicurezza ed è bravo con i piedi. Gigi rimane il faro della Juventus per il carisma nello spogliatoio.

BARZAGLI A SKY

La Roma è quella che vi può mettere più in difficoltà?
La Roma penso che si giocherà fino alla fine questo campionato. Erano tre punti pesanti e per 70 minuti abbiamo fatto una grande gara con fisicità e ritmo. Potevamo chiuderla prima. Abbiamo rischiato tanto alla fine e con un pizzico di fortuna abbiamo vinto. Dobbiamo ripartire da quei 70 minuti.

Cos’è successo nel finale, paura di subire la Roma?
Ci sono molti aspetti, da quello mentale a quello fisico. Magari cali dal punto di vista mentale e indietreggi, e la Roma ha qualità. Ma le azioni concesse sono per errori nostri, noi di solito non concediamo niente. Ma alla fine è andata bene così.

BARZAGLI ALLA RAI

Negli ultimi minuti vi siete abbassati troppo?
Per 70 minuti abbiamo fatto una grande partita, creando tre occasioni importanti e un gol. Alla lunga è venuta fuori la qualità della Roma che è una squadra forte e si giocherà lo scudetto fino alla fine, anche per errori che di solito non commettiamo.

Quanto è importante avere un centrocampista in più rispetto al passato?
Ci aiuta tanto. Il terzo centrocampista aiuta anche gli altri due. Prima se non stavi compatto facevi fatica. Ora siamo coperti maggiormente con Matuidi che ha grande corsa, ma anche gli altri sono di sostanza. Abbiamo più fisicità. La nostra squadra cambia, l’importante è il sacrificio.

Negli scontri diretti avete ritrovato grande solidità…
Sì, è venuto fuori lo spirito di squadra che ci caratterizza, ma lo spirito di sacrificio è necessario per raggiungere risultati. Il non prendere gol da anche più soddisfazione.

Quest’attitudine vi servirà anche per la Champions?
Credo che alla fine la differenza la fa la qualità, poi si possono preparare le partite in maniera diversa a seconda dell’avversario, l’importante è l’atteggiamento e la forza di squadra.

Avete dimostrato di essere uniti, dipende dall’allenatore o dal gruppo?
Dipende sicuramente dall’allenatore che stimola tutti anche chi va in panchina, è un aspetto fondamentale che serve a tutta la squadra per raggiungere dei risultati.

BARZAGLI A JUVENTUS TV

Vittoria con brivido finale…
Sono tre punti molto pesanti, venuti da una gara spettacolare con un pizzico di fortuna nel finale. Però per 70 minuti abbiamo giocato veramente bene, abbiamo avuto 3-4 occasioni per chiuderla. Contro squadre come la Roma c’è il rischio di soffrire, perché sono gli ultimi minuti in cui erano tutti all’attacco. Felicissimi che sia andata bene.

Szczesny ci ha fatto conquistare due punti importanti…
Szczesny è arrivato sapendo che aveva davanti Buffon, che per noi rimane il faro di questa squadra, ma è un portiere che diventerà il nostro nuovo numero uno. Sta dimostrando di essere un portiere di caratura, dandoci sicurezza.

Cambio di rotta rispetto all’inizio…
La chiave è sempre nella testa, nelle gambe e nel sacrificio. Questo quando la Juventus lo mette si vede, quando fai più fatica a correre all’indietro vengono fuori i limiti.

Sono Roma e Napoli le antagoniste?
Siamo quattro squadre, metto anche l’inter. E’ un campionato molto aperto e bello, con squadre importanti. Chi sbaglia meno arriverà a vincere.

L’urlo finale dello stadio…
Con un pareggio sarebbe cambiato tutto, era fondamentale vincerla. Era fondamentale vincerla e così è stato.

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