Corriere dello Sport (R. Maida) – Non è un prestigiatore, vedo non vedo, ma con il pallone tra i piedi ci sa fare: dribbling secco, controllo orientato, tiro potente e preciso. Tommaso Baldanzi si è già fatto notare a Trigoria attraverso le qualità che gli avevano permesso di arrivarci. Intanto, per quello che vale, ha vinto due partitelle in famiglia su due da quando si allena con la Roma. Domani sera poi vivrà con emozione la notte dell’esordio. Partirà probabilmente dalla panchina ma potrà essere un additivo segreto per nulla banale nel secondo tempo, specialmente se Ranieri avrà complicato il piano-partita dell’ex allievo De Rossi.
Ieri Davide Nicola, allenatore dell’Empoli, ha salutato con affetto Baldanzi, che gli aveva regalato un punto molto importante la scorsa settimana allo Juventus Stadium: “Non posso che essere felice per Tommaso, che ha raggiunto un grande club. Lui è un ragazzo intelligente, non potevamo tarpargli le ali. L’Empoli può solo ringraziarlo per quanto ha fatto, anche se lo stesso Baldanzi deve essere grato a una società virtuosa che lo ha messo nelle condizioni ideali per esprimere il suo talento”.
Aspettando di scoprire Baldanzi, De Rossi si affida alla qualità di Dybala e Pellegrini per piegare il Cagliari. La partita d’andata, in cui proprio Dybala si infortunò a un ginocchio facendo temere un lungo stop, non può essere utilizzata come riferimento, perché le due squadre sono molto diverse rispetto al mese di ottobre. Ma la Roma cercherà di insistere sul nuovo sistema di gioco ibrido: il 4-3-3 che prevede i movimenti orizzontali di Dybala e quelli verticali di Pellegrini, nel tentativo di liberare spazi sulle fasce e quindi di innescare Lukaku in area di rigore.