Andreazzoli reintegrato. Fuori Zeman toccò a lui

Andreazzoli

La Gazzetta dello Sport (C. Zucchelli) – A volte ritornano. Anche quando nessuno se lo aspetta. Ma Luciano Spalletti è così, decide lui e vuole accanto a sé soltanto uomini di sua totale fiducia. Per questo ha richiamato con sé Aurelio Andreazzoli: l’uomo a cui Taddei dedicò un numero di alta classe tecnica chiamandolo col suo nome, per i tifosi della Roma, ieri piuttosto sorpresi dalla scelta dell’allenatore, è colui che guidava la squadra il 26 maggio 2013 nella finale di Coppa Italia persa contro la Lazio.

PANE IN STAND BY – Una macchia pesante nella carriera di Andreazzoli, che tre mesi prima era stato chiamato da Sabatini a raccogliere l’eredità di Zeman traghettando la squadra fino a fine stagione. Lui sperò anche nella conferma, ma il k.o. in Coppa Italia, con relative polemiche successive — leggi dichiarazioni al vetriolo di Osvaldo — stroncarono qualsiasi considerazione. In questi anni, Andreazzoli è rimasto a lavorare, pur con un ruolo defilato, con Rudi Garcia. Dalla scorsa estate, seppur sotto contratto, non andava più neanche a Trigoria. Ieri è ritornato per far parte del nuovo staff. Del quale farà parte pure Alessandro Pane, che lavorerà con Spalletti almeno fino a giugno senza un ruolo ufficiale, essendo stato esonerato a ottobre dal Rimini.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti