Ancelotti contro Di Francesco, diversi ma non troppo

La sfida di domani sera al San Paolo, guardando le panchine del Napoli e della Roma, è inedita: i due tecnici non si sono mai incrociati in carriera. La matrice di Ancelotti e Di Francesco, invece, è la stessa. Il loro calcio ha lo spirito positivo che si esprime con il controllo del campo e del gioco. La partenza, però, è stata completamente diversa. Carlo nasce da una costola di Sacchi, Eusebio da una di Zeman. Sono stati giocatori rispettivamente di Arrigo e Zdenek e a loro, almeno inizialmente, si sono ispirati. Meglio evitare di chiamarli integralisti. Perché entrambi, proprio di recente, hanno certificato la loro apertura tattica, abbandonando a stagione iniziata il 4-3-3. Come riporta Il Messaggero, nessuno li ha costretti, ma Ancelotti e Di Francesco hanno preso atto che il cambiamento in corsa avrebbe migliorato il Napoli e la Roma. Carlo ha scelto il 4-4-2 per valorizzare gli attaccanti in rosa. Eusebio ha scelto il 4-2-3-1 per sfruttare il doppio play e utilizzare contemporaneamente Nzonzi e De Rossi. In più ha avvicinato Lorenzo Pellegrini a Dzeko per ritrovare l’efficacia offensiva. Il segreto di Carlo: la difesa. Quello di Eusebio: l’aggressione. Napoli-Roma quindi è anche Ancelotti contro Di Francesco. Appuntamento al San Paolo domani ore 20,30.

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