Amici contro

Corriere dello Sport (R.Maida) – Da Roma a Baku, dall’Italia all’Azerbaigian, c’è uno strano filo di amicizie che tiene annodate le due squadre, molto al di là e molto prima di una partita di Champions League. Dzeko ad esempio ha un rapporto di lunga data con il portiere del Qarabag, che è anche il secondo della nazionale bosniaca: si chiama Ibrahim Sehic e viene dall’asilo nido dello stesso club di Sarajevo, lo Zeljeznicar. Dzeko lo ha già battuto all’andata, nell’altro Olimpico, quello di Baku, con un destro potente che valse il provvisorio 2-0 della Roma.

EHI TU – Ma sono amici anche un difensore greco e un centrocampista spagnolo, cioè Manolas e Michel, che per motivi diversi hanno dato un’impronta molto marcata alla Champions della Roma. Manolas, ancora prima di firmare il ricco rinnovo del contratto fino al 2022, ha segnato il gol che ha tracciato la differenza con il Qarabag. E non è che accada tutti i giorni di vedere un suo gol. Michel invece ha segnato (forse) irrevocabilmente la distanza tra la Roma e l’Atletico Madrid, firmando la rete che ha consentito ai piccoli azeri di strappare un pareggio al Wanda Metropolitano. Lui che è spagnolo. Curioso, vero? Beh, Manolas e Michel hanno giocato insieme per sei mesi nell’Aek Atene. Di sei anni più grande, Michel si trasferì in Grecia dopo uno sfortunato periodo inglese al Birmingham City. Insieme con Manolas ha festeggiato un trofeo, la Coppa di Grecia, senza giocare la finale vinta con l’Atromitos ma risultando determinante con un’incredibile ingresso dalla panchina nel quarto di ritorno contro il Panathinaikos: l’Aek perdeva 3-1 in casa dopo aver vinto 2-0 fuori, quindi era a pochi secondi dall’eliminazione. Ma al minuto 97, Michel calciò la punizione che stravolse tutto. Qualcosa insomma Manolas al collega deve.

LA FRASE – Ma stasera, presumibilmente titolare di fianco a Fazio che rientra dopo la partita di riposo, Manolas non può ricambiare il favore. Alla Roma serve vincere per evitare sorprese da Londra e completare la missione ottavi. «Sono rimasto perché voglio vincere con questa maglia, sono sicuro di poterci riuscire» diceva pochi giorni fa mentre sventolava la maglia con il numero 2022 che indicava la scadenza del nuovo contratto. E’ quasi impossibile per la Roma vincere la Champions ma conquistare la qualificazione renderebbe più leggero il cammino in campionato e porterebbe soldi da investire sul mercato. Mica poco.

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