Il Romanista – Allegri, ma non troppo

Massimiliano Allegri è sempre stato considerato un giovane da tenere d’occhio. Molti esponenti della generazione di tecnici di talento suo i coetanei si sono persi tra esonerie promesse mancate. Max Allegri da Livorno invece è riuscito nel miracolo di vincere alla prima occasione buona, come Sacchi e Capello, capaci di incidere subito e di rimpinguare la bacheca rossonera di un titolo ancor più dolce per essere stato strattato dalle maglie dei cugini nerazzurri.

Il tecnico toscano si è dimostrato capace digestire i campioni oltre che a non snaturare il suo calcio-champagne che lo aveva reso famoso a Cagliari. Certo ha avuto la fortuna di trovare sulla sua strada un Berlusconi improvvisamente di nuovo innamorato deicolori rossoneri, forse convinto dalla voglia della figlia Veronica di prendere, un giorno non troppo lontano, le redini della società di Via Turati. Quest’anno il suo Milan è partito male, anche se in buona compagnia, dato che tutte le storiche “grandi” hanno fin qu istentato e la stessa Juventus prima in classifica non convince più ditanto. Nonostante una sequela impressionante di infortuni, il Milan ha in tasca la qualificazione nel suo (non irresistibile) girone di Champions ed è a pochi punti dalla vetta della Serie A. Tra un po’rientrerà anche Pato, pronto, spera Allegri, a dare una mano nello sprint invernale per prendere la testa della classifica.
Sulla sua strada c’è però una Roma nuova, reduce da una sconfitta bruciante ma che ha fatto una grande impressione a Milanello. Allegri nella conferenza stampa non ha lesinato elogi per la squadra di Luis, l’Asturiano. “Credo che la Roma abbia fatto un ottimo mercato, oltre al passaggio di società c’è stato un cambio generazionale per quanto riguarda la rosa. L’assenza di Totti è un bel vantaggio,ti può inventare sempre qualcosa. E’ un punto diriferimento per la squadra.Ma la Roma gioca comunque un bel calcio. Luis Enrique è capace, sa far attaccare tutta la squadra. Contro il Genoa loro hanno fatto un’ottima partita perdendo immeritatamante. Dovremo fare un’ottima prestazione sulpiano tecnico e dinamico. E’sempre Roma-Milan, una partita che vale loscudetto, avrò bisogno della disponibilità di tutti per interpretarla nel migliore dei modi. Dobbiamo dare un seguito alla striscia positiva che abbiamo messo in fila, vincere sempre per arrivare alla sosta per le nazionali a ridosso del vertice. Dubbi ci sono sempre ma non riguardano Mexes. “Il francese ha subito un colpo alla mano e ha una microfrattura, dovrà stare ancora un po’ariposo e come lui Seedorf. Clarence ha fatto ieri un buon allenamento col gruppo, ma era il primo. Ancora troppo presto per portarlo visto che è stato fuori più di 20 giorni. Invece dovrebbe rientrare Van Bommel. I ballottaggi sono Cassano o Robinho e Taiwo o Zambrotta. Aquilani? Ha fatto una buona prova col Parma, sfiorando in due occasioni il gol. Inzaghi l’ho visto meglio in quest’ultima settimana. Come ho detto da qui a fine campionato avrò bisogno di tutti. Cassano credo stia giocando la miglior stagione della sua carriera. Si è messo in discussione. Deve continuare a lavorare tranquillamente“. Un messaggio neanche troppo in codice per ribadire che con lui in panchina non ci sono intoccabili e che forse Robinho ha qualche chance in più di partire titolare oggi.
Il Romanista – Herbert Simone Paragnani

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