Allegri, il piano per lo scudetto: «Si vince a 87 e pure la Roma è in corsa»

Allegri

La Gazzetta dello Sport (A.Mauro) – Marzo, mese caldo per lo scudetto. L’anno scorso i bianconeri ipotecarono il quarto di fila grazie a 10 punti in 4 partite: 3 vittorie (Sassuolo, Palermo, Genoa) e un pari prezioso all’Olimpico contro la Roma. Quest’anno l’obiettivo è arrivare alla pausa mantenendo almeno i 3 punti di vantaggio su chi insegue, ma la speranza è di lanciare la fuga definitiva. Il calendario non presenta particolari insidie: Atalanta, Sassuolo e Torino le prossime 3 avversarie, per allungare la striscia di risultati utili consecutivi (16 vittorie e un pari nelle ultime 17 di campionato) e chiudere il mese di marzo in testa, sempre più vicini alla storica impresa del 5° scudetto consecutivo. In mezzo anche il ritorno di Champions a Monaco, una partita a sé, che però potrebbe influire eccome a livello fisico e soprattutto mentale sul gruppo. Ecco perchè, al momento, i pensieri di Allegri sono solo per il campionato.

QUOTA SCUDETTO – «Domani sarà una partita diversa, complicata – ammette il tecnico –, noi abbiamo un solo risultato a disposizione, la vittoria. Sarebbe un altro bel passettino in avanti, ma dovremo essere bravi: l’Atalanta non vince da 12 partite e vorrà dare una piccola svolta n questo senso». Intanto, da dietro sale la Roma, «che non è affatto una sorpresa: siamo a +5 con una partita in meno, averli battuti è stato fondamentale. Ma la squadra di Spalletti è nelle condizioni di fare un filotto importante, lo sta già facendo, e grazie alla scontro diretto col Napoli potenzialmente può arrivare molto avanti, quindi è ancora una delle candidate per lo scudetto. Il calendario non mi preoccupa, mancano 11 partite alla fine, per vincere il campionato bisogna fare un tot di vittorie. Al momento la quota scudetto è a 87 punti secondo me. Vediamo di aumentare anche il nostro vantaggio in questa fase…».

INTER SALUTARE – Le scorie della sconfitta di Coppa Italia hanno lasciato i segni sulle corde vocali dell’allenatore («Ottimizzate le domande perché ho poca voce e se mi si scaricano le batterie è finita») ma non sulla squadra. «Con l’Inter è stata una sconfitta salutare da un punto di vista mentale, arrivavamo da 21 gare senza perdere, per fortuna è stata anche indolore visto che abbiamo comunque raggiunto l’obiettivo della finale. La squadra è in ottime condizioni, mercoledì abbiamo giocato 120’, e corso complessivamente tra i 150 e i 160 km. Stiamo bene, proprio come il Napoli e la Roma». Sta bene anche Allegri alla Juve, ma in attesa del rinnovo non si sbilancia sul suo futuro: «Non mi sono mai sentito sottovalutato in Italia, faccio il mio lavoro e sono in un grande club, ho un contratto ancora per un anno e non mi posso lamentare. Le voci da Madrid? Prima volevate farmi studiare l’inglese, ora lo spagnolo…Il cinese? Mi sa che ci vuole un po’ più di tempo, troppo difficile studiarlo, magari migliorerò l’italiano, perché c’è sempre da migliorare». Senza voce, ma alla battuta non rinuncia mai. Buon segno per squadra e tifosi.

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