Allegri: «Inter-Roma? Va bene il pari»

Corriere dello Sport (A.Barillà) – La sconfitta del Napoli e le insidie che attendono stasera la Roma assegnano un valore speciale alla vittoria bianconera sull’Empoli. Aria di fuga, sesto scudetto più vicino. «Non è assolutamente così – dice Massimiliano Allegri -: i giallorossi con il loro potenziale possono vincerle tutte, mancano tante partite e dobbiamo guardare solo a noi stessi. La Roma è l’avversaria potenziale, può arrivare a 95 punti, il Napoli a 90: al momento, quindi, la quota scudetto è a 96». La gara non è stata bella, ma non importa: «L’abbiamo interpretata bene, siamo stati ordinati: giocare contro l’Empoli non è mai semplice. Nel primo tempo non abbiamo concretizzato le occasioni avute, nella ripresa sì e sono contento. I ragazzi sono stati bravi a non farsi attrarre dal loro palleggio che infastidisce e ti allunga». E’ un momento d’oro, pochi giorni fa il trionfo di Oporto e adesso l’allungo sugli azzurri: «Al momento però non abbiamo vinto ancora nulla: dobbiamo pensare a una gara alla volta. Da qui alla sosta ne avremo diverse importanti, adesso concentriamoci sulla Coppa Italia».

CORI – E’ tornato Bonucci, accolto già nel riscaldamento dai cori dei tifosi: «Li fanno sempre – dice AllegriLeo ha giocato una bella partita e sono molto contento». Un cenno a MarchisioSta seguendo il percorso di ogni giocatore che rientra da un crociato rotto. Dopo un infortunio del genere ci vuole un anno per tornare a essere il vero Marchisio: deve ancora crescere come condizione e come ritmi di gioco»), poi ad Alex SandroHa fatto bene, ma può dare ancora di più») e a Pjaca: «Avevo pensato di schierarlo titolare ma è un ragazzo che mi può dare di più a gara in corso rispetto a Cuadrado. Quando è entrato ha avuto un bell’atteggiamento, ha qualità straordinarie. Però io devo fare delle scelte non per accontentare i giocatori». In assoluto, spiega le scelte del turnover: «Mandzukic ci dà forza fisica e tecnica, è importante sulle palle inattive. Higuain è in condizione, Paulo doveva rifiatare per martedì. Ho messo energia fresca con Sturaro».

SFIDA – Due parole anche su Caldara, il… bianconero che ha battuto il Napoli: «E’ fortissimo, in mano a Gasperini sta migliorando e migliorerà ancora: è il classico difensore italiano, molto applicato, sarà prezioso per la Juventus e per la Nazionale. Se lo allenerò? E’ un nostro calciatore, se non mi mandano via…». Ma quando gli ricordano che arriverà dall’Atalanta soltanto nel 2018 sorride: «Ci vuole calma…». Va via sereno, aspettando di vedere Inter-Roma: «Sarà una bella sfida tra due squadre forti. Tra l’altro dobbiamo ancora affrontare la Roma e sarà un modo per studiarla. Sarebbe bello che non vincesse, va bene anche un pareggio, ma l’importante è aver vinto noi».

OTTICA – Di Caldara parla anche l’ad Beppe Marotta: «Ha fatto una prestazione molto buona: è un giovane che sta crescendo e il fatto che stia giocando in una squadra organizzata con un grande allenatore come Gasperini lo aiuta molto in un’ottica futura da titolare della Juventus. E giusto che faccia la sua esperienza in provincia anche se l’Atalanta sta dimostrando di non essere una piccola squadra: siamo molto contenti e orgogliosi dell’acquisto fatto».

ENFASI – Marotta, su Premium, parla anche del caso Bonucci: «Le squadre di calcio sono delle comunità con regole e logiche che vanno rispettate. Non abbiamo creato nessun capo d’imputazione, abbiamo chiarito alcuni aspetti nel migliore dei modi come in una famiglia. Il compito della società è quello di supportare l’attività quotidiana dell’allenatore e della squadra e intervenire dove c’è la necessità. E in questo caso l’abbiamo fatto. Nel calcio queste dinamiche sono sempre capitate, c’è stata un’enfasi sproporzionata visto quello che è accaduto».

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