Agnolin: “Lotito è il deus ex machina del calcio italiano. Proprio lui non può parlare di arbitri”

Luigi_Agnolin

Luigi Agnolin, ex arbitro e anche DG della Roma, è intervenuto ai microfoni di Tele Radio Stereo per commentare le ultime polemiche dopo il botta risposta Lotito-Tavecchio-Nicchi. Ecco le sue dichiarazioni:
Lotito ormai è il deus ex machina del calcio italiano. Parla proprio lui? Perché lo fa a metà campionato? Lo fa soltanto dopo aver pensato che la Lazio ha avuto un paio di episodi. Lui ha un ruolo di rilievo nella Federazione, che anche lui si lamenti solo in determinate circostanze non va bene. Non può andare bene. Quando sono stato Commissario durante Calciopoli, le Sezioni arbitrali e lo stesso Nicchi, si preoccupavano delle tutele, ma cosa dovevamo tutelare? In quel momento il sistema calcio stava precipitando. Il sorteggio, non integrale c’è già stato, oltre a quello integrale nel 1984-85. Ma anche in quei casi si faceva polemica. Ogni volta che esce un dubbio sulle direzioni di gara si torna a parlare di sorteggio. Quello che non è giusto è che si parli di sorteggio solo quando c’è trasporto emotivo da parte di chi si sente penalizzato. Questi discorsi vanno fatti a bocce ferme. Sorteggio o non sorteggio, agli arbitri prendere in esame la loro posizione farebbe piacere. Ora non ci si fida più neanche di chi commenta e analizza gli episodi incriminati. Tutto questo cozza con l’etica, la formazione sportiva. Perché non si vede mai la partita come un evento gestito e interpretato dagli uomini”.

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