La Repubblica (G.Cardone)Una città in ritardo. A Roma, dove anche ad agosto le attese per i mezzi pubblici sono infinite, pure gli allenatori si sono stufati di aspettare. Il mercato è passato altrove, si è fermato a Milano, preso per la giacca dal Milan che ha rifatto una squadra intera o quasi, ma anche dall’Inter (al netto degli addii di Lukaku, Dzeko e Skriniar). Il Napoli è sempre lì davanti, la Juve senza coppe pare più leggera. Roma invece deve dotarsi di una pazienza che, gioco forza, a due settimane dal calcio d’inizio della nuova stagione, si sta esaurendo. Nonostante l’entusiasmo di un pubblico da 70 mila abbonamenti la Capitale vive un’estate di ansia. Le due squadre non sono solo incomplete, ma sembrano aver perso la strada. E forse il tempo per fare la cosa giusta.

Ma se la pazienza di Sarri è in esaurimento, quella di Mourinho è evaporata del tutto. Il talento per veicolare la sua frustrazione non gli manca, tra uno sfogo a favore di penna e una foto social. l’ultima, è quasi una sfida. Una istantanea del gruppo per salutare la fine nel ritiro portoghese della Roma, nasconde un particolare in realtà ben in evidenza: José e il suo vice che abbracciano un uomo invisibile. L’interpretazione, confermata dal bene informati, è il benvenuto a un nuovo attaccante fantasma, quello che manca da 60 giomi, dall’infortunio di Abraham. Passano le settimane e l’unico centravanti che ha la Roma è Belotti, uno che por Mourinho non può funzionare nel nuovo gioco che ha in mente: costruzione dal basso e palla a terra, l’opposto di quando il riferimento davanti era Abraham. Per questo la foto, che è uno scherzo, ma anche lo scherno di chi fa mercato allla Roma: perché ironizzare su un attaccante che non c’è vuol dire mettere l’accento sulle carenze della rosa e di chi deve costruirla. Tiago Pinto, l’uomo mercato con cui i rapporti non somo per mulla idilliaci da tempo, vuol regalargli il brasiliano Marcos Leonardo, 20 anni, del Santos: offerti 12 milioni ma certo non è quello che vuole Mourinho.