Dall’inviato – Marco Calò
Nicolas Burdisso è entrato questa mattina nella sala operatoria della clinica Villa Margherita. L’intervento chirurgico di ricostruzione del legamento crociato del ginocchio sinistro del difensore della Roma, è iniziato alle 9.30 ed è durato 2 ore. L’operazione è stata eseguita dal Prof. Cerulli, assistito dal medico della nazionale argentina Daniel Martinez.
In questo momento Burdisso si trova nella sua camera. Il giocatore ha pranzato e sembra essere sereno. Il d.s. della Roma Walter Sabatini si è recato alla clinica Villa Margherita. Ecco le dichiarazioni del dirigente giallorosso: “Conoscevamo l’entità della lesione ma siamo tranquilli, ci fidiamo del prof. Cerulli. Burdisso negli spogliatoi? Ce lo porterei anche io. I compagni sono molto affezionati a lui. I tempi di recupero saranno lunghi ma è secondario: l’importante è che l’intervento sia andato bene e che il giocatore tornerà a giocare. Richiesta di un indennizzo all’Argentina? E’ da valutare, ma non me ne devo occupare io, soprattutto oggi. E’ presto per dire se dobbiamo tornare o meno sul mercato a gennaio, sicuramente mancherà un giocatore fondamentale come Burdisso, ma dobbiamo ancora valutare se intervenire o no su quel reparto. Il Lecce? Partita durissima, sta facendo bene: dobbiamo attingere a tutte le nostre qualità per poter essere competitivi”.
Il professor Cerulli, che alla presenza del dottor Martinez e del dottor Gemignani ha eseguito l’intervento, ha valutato in 6-7 mesi il tempo necessario per il recupero del calciatore argentino. Ecco le dichiarazioni del prof. Cerulli ai cronisti presenti: “Siamo soddisfatti: la lesione è particolare perchè comprende sia legamenti che l’osso. I menischi sono stati disinseriti e riattaccati. La lesione dell’osso è stata fissata. Tempi di recupero? 6-7 mesi, ci vuole tempo perché la frattura consolidi e perché il legamento guarisca. Sono state messe due viti (una riassorbibile e l’altra no) per la sostituzione del crociato posteriore, mentre la frattura del piatto tibiale è stata ridotta, sollevata e poi stabilizzata. Terrà un tutore per 3 settimane, dopo comincerà la riabilitazione, anche se già adesso lui muove la gamba facendo degli esercizi specifici. La volontà di guarire del giocatore potrà influire sui tempi di recupero”.