Zorya, dieci nomi per una squadra

Il Messaggero (B. Saccà) – Le magiche avventure della Conference League regaleranno alla Roma, tra le tante, la mirabolante sfida con lo Zorya di Luhansk. Con chi? Ma con lo Zorya, è ovvio. E di dove sarebbe? Di Luhansk, Ucraina, suvvia anche se va detto che la partita di oggi si giocherà allo Zaporizhia City Stadium di Zaporizhia, appunto, dal momento che nel 2014 il club ha dovuto traslocare per il divampare della guerra in Ucraina.

E farà pure piuttosto freddo: più o meno 5 gradi sopra lo zero. Ora. A meno che non si sia nativi di Luhansk (o, al più, dell’Ucraina sud-orientale), è chiaro a tutto il mondo che lo Zorya sia una squadra pressoché ignota nel panorama europeo. Mai vista né sentita, ecco.

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Però. Però ha un passato piuttosto singolare e un presente comunque tutt’altro che banale. Intanto bisogna sapere che lo Zorya ha cambiato nome circa dieci volte: all’atto della fondazione nel 1923, per dire, si chiamava Metallist Lugansk. Poi la città di Luhansk è divenuta Vorosilovgrad e, nell’andare del tempo, il club si è alternativamente chiamato Metallist Vorosilovgrad, Dzerzinec Vorosilovgrad, Trudovye Rezervy Vorosilovgrad, Avangard Vorosilovgrad, Trudovye Rezervy Lugansk e infine, nell’anno Domini 1995, Futbol’nyj Klub Zorya Luhansk. Con la sua maglia bianca e nera, lo Zorya oggi si disimpegna nella Premjer-liha ucraina: è quinta in classifica e, giusto domenica, ha steso il Dnipro in trasferta (4-0) grazie ai gol di Buletsa, Kochergin, Zahedi e Kochergin.

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