Zaniolo, stavolta il derby vale doppio

Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Al mercato non pensa, ai fischi neanche a parlarne. Nicolò Zaniolo ha la testa soltanto alla gara di domani, quel derby che finalmente vuole vivere da protagonista per sfatare il tabù delle prime volte, scacciare via qualche fantasma e scrollarsi di dosso un peso che lo sta frenando in una stagione non facile per lui: il pensiero di non riuscire ad esprimersi al massimo delle sue potenzialità come stava facendo prima del doppio tragico infortunio.

Facciamo un passo indietro alla gara contro il Vitesse, alla sua sostituzione al 79’ dopo una partita anonima. Complice anche una Roma sotto nel punteggio e che vedeva sempre più vicino lo spettro dei supplementari, per la prima volta Zaniolo è stato fischiato mentre usciva dal campo. Fischi non assordanti, e nemmeno di tutti e 40mila i tifosi presenti all’Olimpico.

Anzi, probabilmente non erano indirizzati esclusivamente a lui ma alla squadra che stava giocando una delle sue peggiori partite della stagione. Fischi che non lo hanno demoralizzato, tutt’altro: ne ha preso atto riconoscendo di aver giocato male, di non essere riuscito ad aiutare la squadra. Fischi dimenticati appena uscito dallo stadio, trasformati in una carica in più per prendersi quelle “prime volte” nel derby.

Non vede l’ora di giocare contro la Lazio, anche perché in questi anni in giallorosso ancora non si è tolto alcune soddisfazioni. Come ad esempio vincere il derbyZaniolo ha giocato tre stracittadine, una l’ha pareggiata ma nelle altre due è uscito sconfitto. Questa la vuole vivere da assoluto protagonista. Ne ha bisogno.

La miglior medicina è sempre il gol, quello che non ha mai segnato contro la Lazio. Un’altra prima volta da eliminare, una rete che nel derby d’andata ha cercato e che soltanto il palo gli ha negato. Sono giorni che sta immaginando quel gol, agli amici ha raccontato che sogna a occhi aperti di correre sotto la Curva Sud per festeggiare con i tifosi. E poi di mostrare a tutti la sua maglia, il suo 22 sulle spalle per ricordare a tutti qual è il vero Zaniolo.

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