Zaniolo, la Roma: “Ci mette in difficoltà”

La Repubblica (M. Juric) – Saranno domeniche alle quali Nicolò Zaniolo dovrà abituarsi. A casa, a guardare i compagni. In attesa di capire cosa fare del suo futuro e forse di se stesso. La Roma e José Mourinho cosa ne sarà di lui lo hanno già deciso. Fuori dal progetto tecnico fino a nuovo ordine.

Senza nessun salvagente finale dal calciomercato. Perché Milan e Tottenham sono sparite, così come il Bournemouth, che dopo il rifiuto di Zaniolo ha già individuato l’alternativa. Le scuse sarebbero un primo passo. Almeno nei confronti dei tifosi. Il tribunale del romanismo social ha espresso la sua severissima sentenza: “In tribuna fino a fine contratto“. E la città ha rincarato la dose. A due passi dal Colosseo è stato affisso uno striscione dai toni durissimi: “Traditore m… senza onore”.

Il rifiuto di giocare con la Roma e quindi di vestire la maglia giallorossa è stato un tradimento imperdonabile. Alla maglia non si dice no. E Zaniolo lo ha fatto tre volte per inseguire il proprio tornaconto. Un egoismo diventato solitudine in pochi giorni. Abbandonato dai tifosi, da Mourinho e dalla società. “Il suo rifiuto ci mette in difficoltà”, economica e tecnica, ha ammesso il general manager giallorosso Tiago Pinto prima del fischio d’inizio di Napoli-Roma al Maradona. Ma “gli interessi della Roma vengono sopra a tutto”. Anche sopra a Zaniolo.

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