Zaniolo e Pellegrini: il piano per blindarli

Si respira un’aria leggera nella Roma. L’ultima vittoria contro la Fiorentina ha portato una certa serenità a Trigoria, dove i giocatori sono tornati ad allenarsi senza pensare ad un imminente cambio della guardia nella proprietà del club. Questo soprattutto perché l’organigramma dirigenziale resterà lo stesso, almeno per il momento. Le intenzioni di Dan Friedkin sono molto chiare: garantire competitività alla Roma attraverso una continuità che spesso è mancata, anche a causa di cessioni illustri ed inaspettate. Nel frattempo gli appuntamenti per i rinnovi non sono ancora stati fissati, ma la priorità è senza dubbio legata a Lorenzo Pellegrini: sul suo contratto c’è una clausola da 30 milioni che ingolosisce molte altre squadre. C’è da resistere anche al pressing dei grandi club per Zaniolo. Il piano prevede l’aumento dei ricavi attraverso nuove sponsorizzazioni, un mercato più attivo per tenere alta la competitività (il Fair Play Finanziario concede una certa elasticità ai club che cambiano proprietà), il nuovo stadio e un freno alle cessioni. Ma in attesa delle grandi manovre estive, Petrachi ha fretta di regalare una rosa migliorata a Fonseca già nel mercato di gennaio: un’eventuale partenza di Kalinic – su di lui Fiorentina e Genoa – libererebbe l’arrivo di uno tra Mariano Diaz e Kean, i preferiti dal tecnico portoghese. Difficile arrivare al secondo, per via del veto posto da Ancelotti, mentre per il primo c’è da lavorare sull’ingaggio. In entrata si parla anche di Politano: Perotti è l’indiziato principale a partire, mentre a Trigoria vorrebbero rivalutare il cartellino di Under prima di cederlo. Piace Nandez, mentre Juan Jesus e Pastore possono partire: possibilità Fiorentina per il primo, Lione alla finestra per il secondo. Intanto a Trigoria si rivede Bruno Peres, che al momento non si allena con la prima squadra. Lo riporta Il Messaggero.

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