Volpato: “Volevo cambiare la partita”

Corriere dello Sport (R. Maida) – La vittoria di Verona porta la firma di Cristian Volpato, il calciatore più importante scoperto da Francesco Totti e gestito dalla sua agenzia, anche se nel recente rinnovo del contratto ha avuto un ruolo fondamentale soprattutto la madre Claudia. Australiano di origine italiane, Cristian quando è arrivato alla Roma capiva poche parole, ma si vedeva subito che in campo ci sapeva fare. Ha segnato due gol in serie A, entrambi al Verona, il primo il 19 febbraio.

Ma forse più che per il gol, pesantissimo, con un tiro da fuori che è passato tra una selva di gambe ed è finito all’angolo basso, il talento di questo ragazzo, che compirà 19 anni il 15 novembre, è emerso in occasione del 3-1, quando ha visto El Shaarawy inserirsi e gli ha passato un pallone d’oro dentro l’area. La Roma aveva faticato fino agli ultimi minuti a mettere sotto il Verona, che ha giocato più di un tempo con un uomo in meno.

Mourinho lo aveva fatto partire titolare a Helsinki, ieri lo ha buttato nella mischia al 12′ della ripresa, quando la Roma continuava a spingersi in attacco senza trovare lo spunto giusto. Ci ha pensato Volpato, come a febbraio, quando il suo gol e quello di Bove salvarono la Roma dalla sconfitta contro il Verona.

Cristian racconta l’emozione del gol: “Il mister mi ha chiamato e mi ha detto che sarei entrato subito. Non mi sono neanche riscaldato. Sono molto felice, ho provato a cambiare la partita. Non ho mollato niente“. Non ha mollato niente e alla fine è stato premiato. Sì, perché anche un pizzico di fortuna ci vuole per esprimere il talento: “Alla fine Mourinho mi ha detto che ho avuto culo… (ride, n.d’i.)”.

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