Voeller: “Mourinho è il nuovo Liedholm. Roma, puoi sognare”

Il Corriere dello Sport (J.Aliprandi) – Vola tedesco, vola. E Rudi Voeller ha deciso di atterrare nella sua Roma, quella che da sempre considera come una seconda casa grazie anche alla moglie conosciuta nella capitale. Mai dimenticato dai tifosi romanisti, così al Goethe-Institut dove ieri è stata inaugurata la settimana tedesca in Italia promossa dall’ambasciata di Germania, per oltre mezz’ora si è concesso ai tifosi e agli ospiti della serata.

Le piace questa Roma?
“Assolutamente, e non smetto di tifarla. La vittoria con l’Inter è stata entusiasmante per i tifosi e ha riportato la squadra in una buona posizione in classifica. Ha ottime possibilità di arrivare almeno in Champions. Il bello del calcio italiano è che in questo momento non c’è un Bayern Monaco che è superiore a tutte le altre, qui ci sono cinque-sei squadre che possono giocarsi lo scudetto. La Roma adesso deve puntare al quarto posto, poi una volta che si è stabilizzata e ha trovato il suo equilibrio potrà pensare anche a obiettivi ancor più importanti”.

È una Roma trascinata da Dybala.
“È uno degli acquisti più importanti nella storia della Roma. I tifosi aspettavano un grande colpo ed è arrivato lui. Magnifico. E sta rispettando le aspettative, spero possa continuare così e non avere problemi fisici. Quelli che hanno spinto la Juventus a lasciarlo andare. Se Paulo sta bene fisicamente può essere devastante con quel mancino eccezionale”.

Abraham sta faticando a trovare il gol. Cosa le consiglierebbe?
“Deve credere in se stesso. Non smettere mai di avere fiducia nelle sue capacità perché questi momenti capitano a tutti gli attaccanti, anche quelli più forti. Poi arriva il match in cui segni una tripletta e cambia tutto, soprattutto nella testa. L’importante è rimanere sempre concentrato sui compiti e i doveri: anche se non segna, Abraham deve continuare a lavorare per la squadra, dare tutto in campo”.

Sa che oggi (ieri, ndr) è il centesimo anniversario dalla nascita ti Liedholm?
“Non lo sapevo, e sono ancor più contento di parlare di lui. Un allenatore eccezionale e una persona meravigliosa, di cui ti innamoravi immediatamente. Il Barone era sempre di buon umore, amava i suoi calciatori e li metteva sempre davanti a tutto. E loro gli volevano un gran bene”.

Quella Roma aveva il Barone, questa invece lo Special One.
“Mourinho per la Roma è il Liedholm di questo tempo, di questo calcio. Si avvicina molto allo stile del Barone, ma anche al suo carattere. Di ghiaccio all’esterno, ma solare con i suoi giocatori. Pronto a tutto per difenderli e per terminare il suo lavoro. Anche la sua passione per i tifosi romanisti è simile a quella di Liedholm. Mou è un grande del calcio, ha optato per questa nuova sfida ed è stato subito ripagato con un trofeo. Roma lo ama, e fa bene”.

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