Verdone: “Io credo che ci sia un po’ un’assenza della società, i Friedkin devono farsi sentire”

Il noto attore e regista Carlo verdone ha rilasciato un’intervista al Il Diabolico e il Divino, programma radiofonico in onda su New Sound Level 90FM. Tifosissimo da sempre della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla situazione attuale della sua squadra del cuore. Di seguito, uno stralcio delle sue parole:

Io credo che ci sia un po’ un’assenza della società, perché in realtà nessun tifoso ha mai sentito la voce di Friedkin. All’inizio andava anche bene, però dopo un po’ si devono far sentire. Nel calcio e soprattutto nella Roma è importante entrare negli spogliatoi e far sentire la propria voce, non basta quella di Mourinho, serve quella del Presidente e del figlio del Presidente. Stanno tutti e due quasi sempre allo stadio devono andare negli spogliatoi si devono anche arrabbiare certe volte, devono motivare anche loro la squadra perché non basta Mourinho come motivare. La presidenza è un po’ latitante in questo momento, deve farsi sentire coi calciatori. Comunque il problema di questa squadra secondo me è la mancanza di una fisionomia ben precisa; qualsiasi squadra, anche debole ha una sua fisionomia e una sua definizione. Questa squadra invece sembra che stia insieme con difficoltà, è un mosaico attaccato con lo scotch. Non so se è stato fatto un buon lavoro di acquisti abbiamo preso dei buoni giocatori ma non basta perché la squadra è un mosaico dove troppi pezzi non combaciano. Diciamo sempre: il prossimo anno bisognerà fare un grandissimo lavoro, ma questo significa prendere almeno 5 giocatori. L’esigenza è rivoluzionare tutto, non c’è niente da fare. Dopo i 6 goal presi dai norvegesi ho pensato che non c‘era più nulla da fare. Noi abbiamo perso un terzo delle partite, non è assolutamente accettabile, significa galleggiare a metà classifica con tendenza verso il basso e c’è molta frustrazione per questo. Io mi sono accorto l’altro giorno mentre guardavo la partita contro il Genoa che ad un certo punto non ero più attratto dal gioco e mi ero distratto. E questo è un brutto segno. Zaniolo ce la mette tutta, è un ottimo giocatore, molto potente, non può che crescere ed è stato indubbiamente penalizzato da certi arbitraggi, questo è sicuramente vero. Intorno a Zaniolo però bisogna mettere un mosaico che combacia, ha bisogno dei giocatori che vanno d’accordo con lui, con ruoli chiari manca il regista, mancano i giocatori di fascia, mancano un bel po’ di giocatori alla Roma. Abraham è bravo ma prende solo traverse“.

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