Urla e tattica, è il metodo Mou

Il Messaggero (S.Carina) – Il silenzio che precede la seduta pomeridiana, Mourinho effettua un sopralluogo con venti minuti d’anticipo per verificare che tutto sia a posto, dalle sagome ai conetti. Uno sguardo fugace a Nuno Santos che prepara il riscaldamento per i portieri e poi raggiunge il vice Sacramento che con i match analyst sta scegliendo il filmato da mostrare alla squadra. L’attenzione si concentra sulla posizione dei due mediani nel 4-2-3-1 ed è proprio questo l’argomento che fa da prologo all’allenamento. Mentre Mou parla, dietro di lui appare un video. I due centrocampisti evidenziati si muovono alternati: quando uno sale e si sgancia in avanti, l’altro deve effettuare un movimento contrario ad andare a coprire lo spazio all’indietro. 

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La parola d’ordine è intensità, si inizia con un torello, poi la rosa è divisa in due squadre. A coppie i giocatori partono in tutta velocità e s’incrociano poco prima di entrare in area, ricevendo a turno i cross di Veretout e Feratovic da un lato, El Shaarawy e Ciervo dall’altro. Mou osserva quando è il turno di Dzeko, in coppia con Mkhitaryan, con un susseguirsi di incitamenti: “Dai Edin, forza Edin, vai Edin…“. Carles Perez è tra i più brillanti: apprezzabili due gol al volo. 

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