Un gol e il rinnovo, festa Pellegrini. Mou striglia Zaniolo

La Repubblica (F. Ferrazza) – Firma, gol e corsa sotto la curva. La due giorni di Lorenzo Pellegrini, fresco di rinnovo quinquennale con la Roma, si è conclusa ieri con la vittoria sull’Empoli (2-0), grazie a una sua rete, la settima stagionale (quarta in campionato), e a un centro di Mkhitaryan.

Tra l’altro la squadra giallorossa è quella in cui sono arrivati più gol dai centrocampisti (con quelli di ieri sono ben 10) rispetto ai cinque grandi campionati europei in corso. E con quella contro l’Empoli, la Roma infila la sua nona vittoria su undici partite stagionali e Mourinho migliora il suo record di risultati casalinghi positivi in Serie A.

Il tecnico portoghese è imbattuto infatti da 42 gare consecutive, un primato nell’era dei tre punti a vittoria. “Abbiamo fatto partita solida e compatta, in controllo, contro squadra che gioca bene — l’analisi dello Special Oneabbiamo meritato di vincere e dopo una sconfitta questo è buono. Cosa ho detto a Zaniolo? Che è così, come ha fatto lui, che un giocatore deve reagire a qualche momento di tristezza. Lui si aspettava la convocazione in nazionale, e solo giocando così lui può creare un problema positivo al ct Mancini. Oggi, nel derby e in coppa ha giocato molto bene. Pellegrini è poi la nostra connessione crea tanto, purtroppo sul peggior terreno di gioco della Serie A”.

Mou è quindi ancora molto critico e duro per le condizioni del campo dell’Olimpico, che per il portoghese continua ad essere non accettabile e penalizzante. Mourinho, poi, vorrebbe che l’inno “Roma Roma” venisse mandato con la squadra già in campo, in preparazione per il fischio d’inizio, come accaduto nell’ultima partita casalinga. Cosa invece, che per la Lega, non si può fare, che prevede la diffusione dell’inno prima di quello ufficiale della Serie A.

Così ieri, è partito solamente un accenno della canzone di Venditti, subito stoppata e avvolta da un boato di dissenso. Ma i tifosi non si sono persi d’animo e hanno intonato l’inno, anche senza base musicale.

 

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