Commissione dello Sport. Diario (M5S): “Secondo la Prefettura il numero degli incidenti nella Curva è drasticamente diminuito”. Per la Roma presente il membro dell’ufficio SLO Seghi – FOTO

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Pagine Romaniste (F.Biafora) – Un tema molto caldo in questi mesi nella città di Roma è quello della presenza delle barriere, in Curva Sud e in Curva Nord, allo stadio Olimpico. Per affrontare questo importante argomento è stata convocata una commissione dello sport nella sala convegni “Casa della Città in via della Moletta, 85. Oltre al problema delle barriere si parlerà anche della viabilità attorno all’impianto di gioco romano. A questa riunione sono stati invitati anche il vicesindaco Daniele Frongia, le società di Roma e Lazio, il Capo di Gabinetto del sindaco e Diego Porta, Comandante Generale Corpo di Polizia locale di Roma Capitale. Saranno presenti, facendo parte della commissione il presidente Diario, i vice presidenti Sturni e Celli, e i componenti Corsetti, Diaco, Di Palma, Ferrara, Ghera, Pacetti, Palumbo, Penna e Seccia.

LIVE

Ore 12.49 – Nel primo pomeriggio la Commissione Capitolina ha diramato un comunicato stampa.

Ore 11.49 – Andrea De Priamo, consigliere comunale e vicepresidente dell’Assemblea Capitolina di Fratelli d’Italiaha rilasciato delle dichiarazioni ai cronisti presenti. Questo uno stralcio delle sue parole:

Per noi le barriere restano un qualcosa da superare e non ci fermiamo qui. Pensiamo che questa discussione debba proseguire in tutte le sedi e che sia giusto e civile in uno stato di diritto confrontarsi su questi temi”.

Ore 11.35 – Termina la commissione dopo un dibattito sula mobilità e i parcheggi dello stadio Olimpico.

Ore 10.55 – Si passa al secondo argomento: i problemi della viabilità per andare allo stadio.

Ore 10.50 – Interviene nuovamente Cardilli, Capo della sicurezza del gabinetto del Sindaco: “Il fatto che ci siamo le barriere all’Olimpico non impedisce ai tifosi di andare allo stadio. Tutti gli elementi aggiunti all’Olimpico sono stati valutati dagli organi della polizia. Se si cambia il posto è un problema dato che ogni posto allo stadio è numerato“.

Ore 10.40 – Prende la parola Diario, presidente commissione Sport: “Ad oggi prendo per buoni i dati che ci hanno fornito. Sono aperto ad avere un altro incontro nei prossimi mesi. Secondo la Prefettura il numero degli incidenti nella Curva è drasticamente diminuito“.

Ghera, consigliere comunale Fratelli d’Italia: “Meglio che alcuni fenomeni vengano tenuti sotto controllo. Sarebbe opportuno che i tifosi possano godersi la partita tranquillamente allo stadio mentre gli individui che si comportano male è giusto che siano allontanati. Se l’intervento delle barriere viene fatto solo a Roma diventa un problema. Bisogna combattere gli atti di violenza ma non impedire ai gruppi organizzati di vedere la partita“.

Ore 10.25 – Cardilli, capo di Gabinetto del sindaco di Roma: “L’occasione è veramente utile per conoscere i membri della commissione, in altre occasioni avremo modo di confrontarci. Va fatta una premessa, in parte già illustrata: il Comune di Roma, pur sedendo nel Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha un ruolo secondario. I provvedimenti specifici in materia di ordine e sicurezza pubblica sono competenza del Prefetto e del Questore. Nello stadio abbiamo una situazione che si è definita con l’allora Prefetto Gabrielli: fu deciso un intervento strutturale all’interno delle curve. Ho avuto di confrontarmi con i colleghi del Gabinetto della Questura un paio di giorni fa e mi hanno confermato l’utilità degli interventi strutturali attuali all’interno dello stadio Olimpico. Interventi, per altro, previsti da uno dei 3 decreti ministeriali del 2008, in cui si introducevano delle importanti innovazioni in materia di sicurezza all’interno degli stadi. Innovazioni per altro necessarie per omologare gli stadi in un circuito internazionale. La Questura mi ha confermato l’utilità degli interventi: dall’introduzione di questo provvedimento sembra che gli interventi all’interno dello stadio, sia da parte degli steward che da parte delle forze dell’ordine, e l’incidenza dei reati si sono drasticamente abbattuti. È vero che questa iniziativa ha comportato una sorta di protesta del tifo organizzato, ma le curve sono tornate ad essere un patrimonio di tutti. Questo sempre a detta della Questura: prima di presentarmi qui ho avuto un confronto con loro. Mi hanno confermato l’utilità e il mantenimento di questi provvedimenti che dividono in settori le curve. Ovviamente questo non vuol dire che poi questo provvedimento non possa essere ripensato. Non è compito mio o del sindaco dare indicazioni specifiche sul ripensamento, ma ovviamente la Questura ha i suoi canali e le sue valutazioni su cui potrà poi valutare il ripensamento sull’attuazione di queste norme. Per quanto riguarda l’impianto della sicurezza, dove anche i rappresentanti di Roma e Lazio sono attivamente coinvolti, c’è un GOS che si riunisce prima delle partite e valuta degli specifici provvedimenti. Ci sono dei tavoli tecnici specifici che possono sicuramente valutare in modo più attento questa problema dei divisori mobili interni. Fermo restando l’auspicio che possiamo fare di coinvolgimento anche del tifo organizzato, che è una componente molto importante anche a livello sociale, però ovviamente ogni valutazione tecnica deve essere fatta nelle sedi competenti“.

Ore 10.20 – Per la Roma è presente il membro dell’ufficio SLO Marco Seghi: “Ascoltiamo la vostra proposta e apprezziamo la vostra iniziativa“.

Ore 10.00 – Angelo Diario, presidente della Commissione Sport della giunta di Roma, ha rilasciato delle dichiarazioni ai cronisti presenti. Queste le sue parole:

Oggi convocata la Commissione Sport di Roma Capitale…
“La sicurezza all’interno dello stadio e la viabilità sono le due principali questioni sollevate in questa richiesta di Commissione, richiesta da Fratelli d’Italia, per parlare di questi due problemi principali che affliggono coloro che vanno ad assistere i grandi eventi all’Olimpico. Le barriere e la viabilità sono quindi le due problematiche principali. Per il primo punto, abbiamo girato alla Questura e alla Prefettura questa richiesta: le barriere sono uno strumento necessario per la sicurezza o no? Oggi attendiamo una risposta su questo tema. L’Olimpico tra l’altro, essendo di proprietà del Coni, non è un impianto sul quale Roma Capitale ha diretta competenza. Abbiamo però coinvolto il Coni Servizi, la Questura, la Prefettura, e le due società di calcio. Le barriere sono state rimosse nella partita di rugby di sabato scorso, e questo dimostra che non c’è una chiusura ideologica a priori. Oggi vedremo quali sono le indicazioni in merito”.

C’è una proposta da parte dell’amministrazione o state solo raccogliendo delle informazioni?
“Al momento stiamo raccogliendo informazioni, anche perché i responsabili in questione sono Prefettura e Questura. Se lo strumento verrà giudicato positivo, noi non metteremo in dubbio questo risultato. Il Coni ci ha fatto sapere di aver studiato barriere alternative, su questo impianto il Comune di Roma non ha lavorato, non essendo di competenza propria”.

Sul traffico e la mobilità?
“La gestione è direttamente comunale, e sabato scorso c’è stato una sorta di test sulla mobilità sostenibile: è stato aperto un parcheggio per biciclette, insieme alla federazione rugby, ‘Roma per la mobilità’ ha comunicato tutte le modalità possibili per raggiungere lo stadio. Roma mobilità ci presenterà oggi i risultati di questi test. Dovremo cercare di diffondere il servizio degli autobus in occasione di questi eventi”.

Sull’idea dei nastri colorati al posto delle barriere, è una soluzione reale o una provocazione?
“Non abbiamo proposto noi l’idea dei nastri, almeno non io. So che esiste il progetto, però non mi sento di esprimere una valutazione poiché non ci ho lavorato direttamente. Potremo fare da facilitatori tra Coni e Prefettura per valutarne l’efficacia. In questo momento non mi sento di prendere una posizione né contro né a favore perché non è stato mai oggetto di analisi vera e propria. So che esistono barriere meno impattanti ma non l’abbiamo mai proposta come soluzione sostenuta da noi”.

Ci potranno essere dei segnali d’apertura da quest’incontro?
“Già il parlarne e che siano state rimosse settimana scorsa certamente è un segnale. Questo è uno strumento che si usa in questo periodo a Roma, anche attraverso campagne comunicative. Oggi vedremo i dati sui risultati che si sono ottenuti con questo strumento, la speranza è che si vada verso un inter vivere degli eventi sportivi. Non vorrei però fare un confronto fra due sport differenti. In questo anno e mezzo è stato uno strumento necessario, speriamo che in futuro si possa rimuovere”.

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