Tre mesi dopo trasferta vincente

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – La Roma torna a vincere dopo 50 giorni e deve ringraziare il giovane turco Ünder per la prodezza che ha sbloccato il risultato dopo 43 secondi. Il ritorno al successo, che in trasferta mancava da tre mesi, consente alla squadra di Di Francesco di ridurre il distacco dall’Inter a una sola lunghezza e di riprendere fiducia nella corsa a un posto per la Champions League dopo il periodo grigio. Non è stata una vittoria facile e la squadra giallorossa si è complicata la vita da sola, fallendo almeno otto occasioni per mettere al sicuro il risultato e restando in dieci per quasi tutto il secondo tempo, a causa di un’assurda espulsione di Pellegrini, sanzionato con un rosso diretto dall’arbitro Fabbri per un durissimo fallo da dietro su Matos. Il Verona, penalizzato dal cervellotico mercato di gennaio e da numerosi infortuni, è rimasto in partita fino alla fine, ma è risultato fragile in attacco, con un solo tiro nello specchio della porta. Si è avvertita l’assenza di Pazzini, ceduto al Levante e subito in gol all’esordio contro il Real Madrid. Pesante la contestazione nei confronti del presidente Setti, prima e dopo la partita, con la squadra penultima in classifica e con il rischio di tornare subito in B.

IL MODULO – Di Francesco ha dimostrato di avere elasticità e ha abbandonato il 4-3-3 per passare al 4-2-3-1, con Nainggolan dieci metri più avanti alla coppia di centrocampo formata da Pellegrini e Strootman. Un tentativo che aveva fatto a ottobre contro il Napoli, ma non aveva funzionato e lo aveva messo da parte. Ieri lo ha riproposto e il belga è stato molto attivo, anche se non sempre preciso e ha dato maggiore sostegno a Dzeko. Ma la Roma non è riuscita a scrollarsi di dosso le difficoltà in fase offensiva che l’hanno portata a collezionare sette partite senza vittorie e ad allontanarsi dalla vetta della classifica. Così, dopo il gol di Ünder (che ha avuto il merito di avviare l’azione e scoccare il tiro decisivo dal limite) e venti minuti molto brillanti, durante i quali si è vista una serie infinita di schemi offensivi, i giallorossi hanno trovato la difesa del Verona bloccata, con tutti gli spazi chiusi e sono calati.

DZEKO NO – Messe da parte le distrazioni per le voci di mercato, c’era grande attesa nei confronti di Dzeko, che ha svolto una grande mole di lavoro, ma ha sbagliato tante conclusioni sin dal primo tempo, fino ad arrivare all’errore più clamoroso, quando si è fatto parare da Nicolas a un quarto d’ora dal termine un tiro da posizione favorevolissima sulla rimessa difettosa del portiere. Con la perdita di Pellegrini per espulsione, Di Francesco non ha pensato a difendere l’esiguo vantaggio, ha retrocesso Nainggolan sulla mediana al fianco di Strootman e ha continuato a cercare il raddoppio con il 4-2-3, cambiando gli esterni d’attacco nel finale. Pecchia, espulso per proteste all’inizio della ripresa e fischiato dai suoi tifosi sin dall’inizio, ha insistito con il 4-3-3, provando a sfruttare le ripartenze. La Roma è andata in affanno a metà della ripresa, non riuscendo a trovare il colpo del ko, ma si è difesa con ordine. Alla fine i numerosi tifosi giallorossi presenti al Bentegodi hanno festeggiato il ritorno ai tre punti, ma la strada per centrare la Champions è ancora lunga.

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