Totti e Strakosha. Quella strana sfida tra sogni e attese

La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – C’è sempre un più giovane ed un più vecchio. Ovunque, in qualsiasi storia e partita. È una questione di anagrafe, ma anche di incoscienza e rispetto. Al campetto sotto casa, in parrocchia, perfino negli stadi. Già, anche lì. Proprio come stasera, quando nel primo dei due derby di Coppa Italia il più giovane nella Lazio sarà Thomas Strakosha e il più vecchio nella Roma, neanche a dirlo, Francesco Totti. E pazienza se poi difficilmente i loro destini si incroceranno, di certo c’è che se dovesse accadere sarebbe una strana sfida.

A CACCIA DI GLORIA – Marchetti di fatto ha recuperato dalla distorsione al ginocchio destro ma è ancora in ritardo di condizione, ed allora Strakosha dovrebbe essere in campo fin dal primo minuto. Difficile, invece, quasi impossibile che avvenga lo stesso per Totti. Che partirà dalla panchina e poi – eventualmente – si vedrà a partita in corso. Di certo, il capitano ci terrebbe ad esserci e magari anche a lasciare il segno. Proprio come Strakosha stasera spera di prendersi una giornata di gloria, di vivere una di quelle partite che poi potrai raccontare ai tuoi figli e, magari, più in là anche ai nipotini. Totti di partite così a Cristian e Chanel ne può raccontare già tante (poi ci sarà tempo anche per Isabel, la sua terza gemma di famiglia) e uno potrebbe pensare che con quella pancia piena lì, sia di fatto sazio. Niente di più falso, del resto quando c’è di mezzo la Lazio il capitano giallorosso ha sempre sensazioni particolari.

AGLI OPPOSTI – Quelle stesse sensazioni particolari che avrà anche Strakosha, sempre che poi Inzaghi non cambi idea in extremis e non decida di rischiare Marchetti a difesa dei pali biancocelesti. Gli ultimi 7-8 mesi, di fatto, hanno cambiato la vita del portiere albanese. Prima il ritorno alla Lazio dall’avventura vissuta alla Salernitana, poi le prime attenzioni di Gianni De Biasi per la sua Nazionale, l’Albania, e infine le prestazioni di questa stagione. Strakosha era partito per fare il secondo fisso a Marchetti, poi ha finito con trovare spazio e anche qualche consenso importante. Tanto da convincere un po’ tutto l’ambiente biancoceleste che il recupero di Marchetti da qualche acciacco sparso potesse avvenire con sufficiente tranquillità. La stessa tranquillità che avrà anche Totti, almeno finché non dovesse mettere piede in campo. Se succederà, sarà un altro pezzetto di storia nella sua sfida personale alla Lazio. Da raccontare ai nipotini, appunto. Come la storia del più giovane e del più vecchio…

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