Francesco Totti: “Io giocherò con la mia Roma ancora tanti anni”

Totti_Striscione

Repubblica.it (M. Pinci) – “Ho ancora tanti anni per vestire questa maglia”, parola di Francesco Totti. Il contratto appena rinnovato ha fissato all’estate 2016 la fine del matrimonio sportivo tra la Roma e il suo capitano. Ma Francesco, pronto a riassaporare il campo dopo quasi due mesi da spettatore per una lesione miotendinea al flessore, sembra quasi voler procrastinare la data dell’addio.

L’occasione è la presentazione della nuova linea di abbigliamentio sportivo Nike, organizzata martedì all’Olimpico, e in cui sono state mostrate ai rappresentanti dei rivenditori ufficiali anche le nuove divise della squadra giallorossa, firmate con lo “swoosh” della casa americana. Divise inedite o quasi: la prima casacca avrà collo modello polo, interamente rossa (collo compreso) eccetto i bordi delle maniche, gialli e particolarmente marcati. La divisa da trasferta invece sarà quasi “vintage”: ispirata a un modello anni Sessanta, avrà girocollo con bordo rosso e sarà caratterizzata da una banda diagonale dalla spalla sinistra al fianco destro, che all’interno comprende anche il logo della società.

Per Totti, solo l’ennesima della sua collezione ultraventennale: “Da ragazzo – ricorda il capitano – ammiravo i campioni del Real Madrid, ma sognavo di essere capitano della Roma, per questo segnare al Bernabeu con la mia squadra del cuore è stato davvero meraviglioso”. D’altronde sul suo rapporto con Roma nessuno può avere dubbi: “Roma è diversa da tutte le altre. Per me i romani e i romanisti non sono né tifosi né amici, sono una famiglia”. Diverso quello con la nazionale, invece. Poche gioie, su tutte l’Europeo del 2000. E quel cucchiaio a van Der Sar diventato passpartout per la finale con la Francia: “Cosa ho pensato prima di farlo? Era una promessa che avevo fatto a Maldini in allenamento. È un gesto che sento mio, anche se qualcuno sembra essersene dimenticato”. Come dimenticata sembra, oggi, la sua candidatura per i Mondiali. Totti non ci pensa, anche se sulla competizione ha le idee chiare: “Per me il Brasile è favorito, in casa è fortissimo, ma spero che alla fine vinca l’Italia”. Anche senza di lui.

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