Gazzetta dello Sport – Totti rallenta, pure il Lecce è a rischio

La buona notizia è medica: la lesione è assorbita, il fisico integro, i piedi quelli di sempre. Ieri, per dire, calciava a cinquanta metri. La cattiva è atletica: un tendine capriccioso ne sta rallentando il rientro in gruppo. Gli ci vorranno almeno altri dieci giorni prima di poter svolgere un allenamento completo, passaggio fondamentale per tornare nella lista dei convocati.

E quindi, in sostanza, Francesco Totti rischia di saltare anche il Lecce. Lo sapremo con certezza domani, quando il capitano si sottoporrà a Trigoria a una nuova ecografia, dopo la risonanza di routine fatta ieri a Villa Stuart. L’esame di domani stabilirà, appunto, quando Totti ricomincerà a fare allenamenti completi, se tra dieci o quindici giorni. Comunque, se la tempistica è questa, sarà difficile vederlo in campo contro il Lecce, che a quel punto diventerà la sesta partita consecutiva saltata dal numero dieci, finito k.o. il 1° ottobre.

Tutto il tempo Un infortunio più grave del previsto? Forse sì, proprio per quell’effetto collaterale al tendine. Ma che ci sarebbero volute tra le quattro e le sei settimane per guarire completamente è stato chiaro a tutti, forse un pochino meno a Totti, che sognava di rientrare in campo già con la Lazio, il 16 ottobre. La lesione subita alla coscia destra non è di per sé un infortunio grave, ma nello stesso punto i medici hanno trovato una lesione pregressa. Anche per questo il capitano romanista ha deciso, di concerto con Luis Enrique, di prendersi il tempo necessario.

Poco sereno Questo non significa che non smani dalla voglia di tornare a giocare, anche per ritrovare la serenità persa in questi giorni. La Roma ha dimostrato di poter prescindere dal suo capitano, ma di averne bisogno per essere ancor più competitiva. Sarà un problema di Luis Enrique scegliere tra Totti, Pjanic, Lamela, Bojan… Ce li avessero tutti questi problemi.
Gazzetta dello Sport – Alessandro Catapano

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