Torino, Ljajic più vicino. Granata davanti al Celta, migliorata l’offerta d’ingaggio

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Tuttosport (M.Bonetto) – Non si può cantar vittoria, perché sarebbe prematuro e fin da stupidi. D’accordo, adesso il Toro è davanti al Celta Vigo, ma la partita è ancora aperta: come se fossimo di fronte a un match ricco di colpi di scena, tra sorpassi e controsorpassi, spinte e controspinte. Indi per cui: si può essere fiduciosi, come fiducioso è Cairo. Ma non si può stare tranquilli, già solo perché Ljajic non ha ancora espresso la sua scelta finale. Insomma, passi in avanti: però non ancora decisivi. Ma rispetto alle dinamiche andate in scena l’altro ieri, soprattutto dalla mattinata a metà pomeriggio, non si può non sottolineare l’eccezionale colpo di coda dato dal presidente granata. Un recupero in piena regola, proprio nel momento più difficile, quando ormai sembrava che la pista stesse liquefacendosi. Invece no. Lo si scriveva già mercoledì sera: Cairo era riuscito a rimettersi in carreggiata. Adesso ci si può spingere oltre: dopo un’altra giornata di trattative incrociate con gli agenti di Ljajic, il Torino si è ulteriormente avvicinato al trequartista. Tanto è vero che quello stesso Celta Vigo, che 2 giorni fa aveva fatto trapelare la convinzione di annunciare l’ingaggio del romanista entro poche ore, ieri pomeriggio si vedeva costretto a rivedere la comunicazione. Ecco le parole del ds dei galiziani, Felipe Miñambres: «E’ vero, lo ammetto, Ljajic è un elemento che ci interessa, ed eravamo stati anche molto vicini a ingaggiarlo. Ma non è ancora fatta. E se alla fine non dovesse arrivare, prenderemo qualcun altro. Ci sono molti buoni giocatori in giro. Ljajic rimane la nostra prima scelta, ma la trattativa è complessa. Speriamo di poter annunciare il suo acquisto entro la prossima settimana». Non esattamente parole di… ferro, insomma, atte a mostrare certezze granitiche. Poi, per carità, la pretattica è estremamente funzionale anche per i ds ai tavoli del mercato, non solo per gli allenatori prima delle partite. Ma se incastriamo le parole di Miñambres, dalla Spagna, con lo scenario emerso ieri in Italia, arriviamo a disegnare un quadro quantomeno coerente.

PER LA ROMA NON C’E’ UNA SCADENZA – Come detto, il Torino ha ulteriormente migliorato la proposta economica per Ljajic: 5 anni di contratto a 1,6 milioni netti, più bonus (con tetto massimo finale vicino ai 1,9 milioni). Il Celta Vigo, che giocherà in Europa League e si sta giocando pure questo asso, aveva messo sul piatto 2 milioni. E 9,5 per la Roma. Ma Cairo ha alzato l’asticella, e l’influenza positiva di Mihajlovic sul suo connazionale si sta facendo sempre più forte. Ljajic è lusingato dalla stima del Torino e del suo ex ct, in particolare. Le trattative proseguiranno anche oggi, naturalmente. Intanto la Roma continua a mantenere la parola: almeno fino ad ora è stato così. Ha già trovato un accordo doppio col Toro: 7 milioni ai giallorossi per il cartellino di Ljajic, più poco meno di 2 per il prestito Iago Falque, riscattabile con altri 6 milioni tra un anno. La Roma ha anche deciso di concedere a Cairo qualche altro giorno in più di tempo, vista l’evoluzione della trattativa tra i granata e Ljajic. va sottolineata, in tale contesto, anche l’attesa speranzosa dell’ala spagnola: Iago Falque non vede l’ora di trasferirsi a Torino, ma  è costretto ad attendere. Se non già tra oggi e domani, nel volgere di pochi giorni Cairo potrebbe andare definitivamente a dama, con Lajic e Iago. Mentre continua a trattare pure con gli agenti di Giaccherini, per tenere a bada la rivale sulla carta più pericolosa: la Fiorentina, se non il Milan e il Bologna. Cairo li vuole tutti e 3: lo si è già scritto, ma tocca ripeterci. Sorride, lui. E incrocia le dita.

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