La Gazzetta dello Sport (D.Stoppini) – La «scelta tecnica» che tecnica non è. Il cambio in porta che mai ti aspetti, mai soprattutto in questo momento: Szczesny in panchina, dentro De Sanctis, tanto per togliere un’altra certezza a una linea difensiva che non sa neppure da dove cominciare. Più di qualcosa non convince, nel cambio deciso da Rudi Garcia. Perché a Barcellona dal punto di vista della prestazione il portiere polacco non ha sbagliato nulla, addolcendo — per quanto si potesse addolcire — l’1-6 finale con diversi interventi decisivi. «Sono alla pari, non c’è un numero uno», dice Garcia. Magari c’è dell’altro. Difficile pensare davvero alla storia della sigaretta: Szczesny è infatti uno dei giocatori che nel post partita di Barcellona è finito nel mirino perché sorpreso a fumare con un compagno. Più facile pensare che a Garcia non sia piaciuto qualche altro atteggiamento di Szczesny, qualche altro allegato alla prestazione in campo dell’ex Arsenal, atteso di ritorno a Londra a giugno.
MORGAN A TORINO? – Perché al contrario, se davvero scelta tecnica è stata, allora è logico immaginare che anche sabato a Torino il portiere della Roma sarà De Sanctis. «Non ha sbagliato nulla, non è responsabile del risultato», ha detto Garcia dell’abruzzese. Il tecnico ha comunicato la scelta ai due giocatori solo ieri mattina. Ed è stata una decisione sorprendente anche per i protagonisti. «Dobbiamo migliorare tutti, anche i portieri — la frase sibillina dell’allenatore — Szczesny ha fatto bene fino all’infortunio, non è il portiere il problema della Roma». Ma forse da ieri è un interrogativo in più.
