Il Messaggero (A. Angeloni) – Ultima tappa di questo ritiro portoghese, improvvisato – e voluto fortemente da Mourinho – dopo l’annullamento della tournée di Singapore e Corea del Sud. La Roma è qui ad Albufeira da sabato 22 agosto e stasera, dopo l’amichevole contro la Farense (20,45, Sky), lascerà il Portogallo. 

Mourinho manderà di nuovo in campo un po’ tutti, forse non Pisilli Matic (affaticati) e Solbakken appena rientrato dopo settimane ai margini per un risentimento muscolare, che gli ha fatto saltare tutta la preparazione in Algarve. Rivedremo una Roma con il 3-5-2, il modulo che al momento Mou ha scelto di adottare per la prossima stagione, puntando sulle mezze ali di qualità e la costruzione dal basso.

E’ stato un ritiro di lavoro è silenzi, con Mou che ha preferito sorvolare sulle questioni di mercato, ma lanciando messaggi chiari qua e là su ciò che gli serve maggiormente per completare la rosa. José scivola via con le sue inquietudini e la notizia di una sua consulenza per il calcio arabo non fa altro che alimentare dubbi sulla sua permanenze a Roma nella prossima stagione: secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa saudita (Spa) l’allenatore portoghese è un nuovo membro del consiglio di amministrazione della Mahd Sports Academy dell’Arabia Saudita.

Si tratta di un’accademia che ha come mission la scoperta di nuovi talenti, per creare i campioni del futuro e quindi per far crescere il calcio arabo. Il ruolo è compatibile con quello che ricopre nella Roma, ma in un futuro, chissà se questa strada lo porterà lì ad allenare.

Uno che ormai è entrato in pianta stabile nelle rotazioni tra i titolari è Edoardo Bove, il bambino cresciuto con Mourinho e che nell’ultima stagione ha fatto il grande salto. “Abbiamo sempre la stessa consapevolezza nei nostri mezzi, di quello che siamo sia come squadra in campo sia come gruppo, che va oltre il singolo, la singola partita o la singola stagione. In queste due annate abbiamo creato un’armonia che adesso ci portiamo avanti e che credo ci aiuterà molto in questa stagione”. E’ vero, il gruppo appare molto unito (l’altra sera tutti a cena insieme in un locale vicino ad Albufeira) e (anche) questo è merito di José, che ha creato questa empatia con la squadra e con i tifosi.