Stadio della Roma, l’assessore Veloccia: “È il simbolo della nuova idea che abbiamo di città. Le condizioni per farlo ci sono”

L’Assessore all’Urbanistica di Roma, Maurizio Veloccia, ha avuto modo di parlare del nuovo stadio della Roma, in un’intervista a RomaToday.it. Ecco le sue dichiarazioni:

Stadio della Roma: come si superano le criticità rispetto al progetto presentato dalla società?
“Lo stadio è il simbolo della nuova idea che abbiamo di città, quella che abbandona i progetti in cui si consuma nuovo suolo, preferendo la costruzione di qualcosa di importante dentro la città. Ovviamente questo porta problemi differenti, perché si innesta un’infrastruttura importante e pesante dentro una città che ha la sua complessità e i suoi problemi. Questa è la sfida del futuro. In questo momento stiamo chiudendo un importante procedimento che porterà all’apertura di un grande data center (quello di Aruba nel Tecnopolo Tiburtino, ndr), un asset fondamentale per la competizione di Roma. E nascerà riconvertendo un vecchio sito industriale dismesso. L’idea della riconversione e della rigenerazione è la strada da percorrere per rendere Roma sostenibile e competitiva. Le metropoli continueranno a essere attraenti per le persone e le economie mondiali si giocano nella competizione tra metropoli”. 

Sulla realizzazione del nuovo stadio scommetterebbe 1 o 1.000 euro?
“Io di solito non scommetto. Però penso che si possa fare. E’ come se le dicessi: se partecipa alla maratona di New York, è più facile scommettere che vinca o che perda? Ovviamente la seconda. Perché è più facile puntare su una sconfitta nelle sfide difficili, ma vanno comunque combattute e giocate. È un bel progetto, è dentro l’idea di città che abbiamo. La Roma deve risolvere le tante questione poste, perché i nostri uffici non hanno né la superficialità di dire che va tutto bene né la rigidità di dire che va tutto male. Le condizioni per farlo ci sono”.

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